Politica

Frazioni ribelli, Scoglio annuncia un libro bianco sui primi colpevoli dello sfascio  

Il sindaco chiede nuova fiducia e promette: «Spiegheremo ai Cittadini cosa abbiamo trovato»

TEANO (REDAZIONALE) – In questi giorni, un’iniziativa insolita e verosimilmente provocatoria ha attirato l’attenzione dei cittadini. Si tratta della nascita, all’attenzione pubblica, del Comitato «Snc», senza numero civico. Un gruppo che per ora vive solo sui social ma che avrebbe già proposto (in maniera informale) il distacco di alcune frazioni dal Comune di Teano per aggregarsi al confinante comune di Caianello. Si tratterebbe di Taverna Zarone, Cipriani, Borgonuovo, Versano, Santa Maria Versano, Casale, Carbonara, Gloriani e Furnolo.

La «mossa» è stata motivata riferendosi esplicitamente all’assoluto «degrado e dalla mancanza di gestione ordinaria e straordinaria dei territori da parte dell’amministrazione attuale e delle precedenti». Per il momento nessuna richiesta ufficiale risulta presentata negli uffici di palazzo San Francesco e del resto i membri del Comitato rimangono ignoti.

Ma il sindaco Giovanni Scoglio ha ritenuto ugualmente di dover intervenire con gli stessi mezzi, ossia via social, sulla questione. Ebbene, il primo cittadino ha riconosciuto lo stato di degrado e l’incuria che affliggono il territorio sidicino e sottolineando che gli undici mesi di governo sono stati caratterizzati da un impegno costante per ridare efficienza alla macchina amministrativa. Ma soprattutto ha espresso la speranza che questa iniziativa sia «solamente un grido di dolore dei cittadini».

Ecco di seguito la sua dichiarazione: «La notizia di un presunto proposito di “secessione” da parte di un pezzo importante del nostro territorio comunale è una ferita al cuore. Spero, vivamente, che si tratti soltanto di un grido di dolore di un gruppo di concittadini, giustamente scoraggiati da decenni di incuria e di oggettivo degrado. Purtroppo, la Città cade letteralmente a pezzi e non solo nelle Frazioni. Senza alcuno spirito di polemica, consentitemi però di ricordare che questo decadimento generale viene da lontano ed era, da anni, sotto gli occhi di tutti.

Proprio per questo, durante la campagna elettorale, non abbiamo nascosto la complessità dei problemi, né promesso miracoli, ribadendo, con coraggio e chiarezza, in tutte le occasioni di confronto, che, per cogliere qualche segnale tangibile di cambiamento, ci sarebbe voluto tempo.

Eppure, credetemi, in questi primi undici mesi, abbiamo lavorato incessantemente per ridare alla macchina amministrativa un minimo di efficienza e di prospettiva, nonostante la situazione di grave precarietà, sia per la drammatica carenza di personale, che per le disastrate condizioni finanziarie dell’Ente.

È stata e sarà ancora dura, ma non ci sottrarremo all’impegno che abbiamo assunto verso la Città, consapevoli che stiamo creando i presupposti per una ripartenza vera per la quale, però, necessità la collaborazione responsabile di tutti.

Con questo spirito, dopo l’approvazione del bilancio, che stiamo predisponendo in questi giorni, ad un anno dal nostro insediamento, faremo un punto analitico della situazione e spiegheremo ai Cittadini cosa abbiamo trovato, come lo stiamo affrontando e cosa intendiamo fare.

Saremo pronti ad accogliere anche critiche e rilievi, se meritati, ma non fateci mancare il vostro sostegno. Rispetto ad un anno fa, sono ancora più convinto che o saremo in grado di rialzarci tutti insieme, come comunità, o soccomberemo tutti, indistintamente. Noi siamo sempre più determinati a fare la nostra parte, certi che Teano, se unita, possa ancora risorgere. Poi, tra quattro anni, com’è giusto che sia, saremo giudicati sulla base dei fatti».

Non ha problemi Scoglio ad ammettere che Teano, con le sue numerose frazioni, versi tuttora – malgrado il suo insediamento – in uno stato di profondo degrado. Però si toglie subito un sassolino dalla scarpa denunciando pubblicamente come si tratti di una situazione ereditata. Si, ma ereditata da chi e da quanto tempo va avanti l’incuria? Semplice, lo dichiara lui stesso parlando di «decenni di incuria».

In linguaggio decriptato non può non riferirsi che a Dino D’Andrea e prima ancora Nicola Di Benedetto. Dito puntato contro le recenti gestioni, dunque, come nella migliore delle tradizioni: verrebbe da dire. Già, se non fosse per il fatto che Scoglio non intende limitarsi alle parole ma promette che tra un mese, ossia «al compimento di un anno di amministrazione» denuncerà con fatti, numeri dati e circostanze i precedenti devastatori dell’Ente. La frase chiave: «Spiegheremo ai Cittadini cosa abbiamo trovato».

Evidentemente Scoglio, dopo la presunta «secessione» frazionaria, avendone incassato il colpo e anche presumendo che dietro a tutto ciò possa esserci un occulto futuribile intento politico di qualche suo detrattore (ma questo lo diciamo noi NdR) sente proprio di doverlo fare. Sente di dover mettere le carte in tavola. L’attesa ora è tutta per questo libro bianco sugli ultimi dieci anni di disamministrazione della città di Teano.