Cultura

«Utopie», tra folk e cantautorato. Il nuovo concept album di Tullio Taffuri

La sfida del sognatore con la chitarra: un viaggio nelle utopie alla ricerca di un mondo migliore

TEANO/FORMIA (Pietro De Biasio) – È stato presentato lunedì, durante la trasmissione «Di mattina» condotta da Francesco Magliozzi su Radio Formia, il nuovo concept album dal titolo «Utopie» di Tullio Taffuri. Il disco, prodotto dalla casa discografica indipendente Oinè Record, è un lavoro intenso e carico di atmosfere folk inglesi e statunitensi, senza tralasciare l’influenza dei cantautori italiani.

Si tratta di un album di 11 tracce in italiano che si ispirano alle vite e ai libri di Platone, Tommaso Campanella, William Morris, Lewis Mumford, Carlo Cafiero e di tanti altri uomini che hanno immaginato una vita più degna, più libera e più giusta per gli esseri umani. Il filo conduttore dell’album è appunto il tema dell’Utopia, un sogno di un mondo migliore che ha ispirato l’artista, che insegna storia dell’arte, nella ricerca sul linguaggio immaginifico. Un linguaggio che si oppone al linguaggio «standardizzato e fossilizzato che usiamo quotidianamente e che ci ha precluso la possibilità di sognare mondi nuovi».

Tra i brani che più colpiscono, «La colonia Cecilia» che rimanda immediatamente allo stile asciutto e visionario di Bob Dylan, con un testo poetico e una melodia incalzante scandita dall’inconfondibile suono della fisarmonica, che Taffuri padroneggia con la stessa abilità della chitarra. Il brano racconta l’esperienza dell’agronomo anarchico Giovanni Rossi che, con un gruppo di esuli italiani, fondò in Argentina, nel 1887, un esperimento di vita comunitaria libertaria chiamato, appunto, Colonia Cecilia.

Un sogno di armonia e cooperazione ben presto tradito dalle difficoltà pratiche, ma Taffuri ne canta la bellezza con versi come: «Il mare era azzurro/ E l’aria serena/ Sbarcammo esultanti/ Tra le onde con feste/ Quella terra ridente/ Si offrì ai nostri sensi/ Un giardino di delizie/ Adorno di ogni erba e frutto». E ancora: «Sarà più gentile/ Il nostro avvenire/ Perché mite è la legge/ Che ci governa/ Ci governa la legge/ Di solidarietà/ Cooperazione e lotta/ Per ogni libertà». «Utopie» è un album che merita di essere ascoltato con attenzione, un lavoro che unisce la tradizione del folk americano alla sensibilità dei cantautori italiani, e che ci invita a sognare mondi nuovi e a lottare per ogni libertà.