Cronaca nera

Casal di Principe 17enne ucciso, il killer 20enne di origine marocchine confessa

Gli ultimi risvolti e la precisazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord

CASAL DI PRINCIPE/VILLA LITERNO (Elio Zanni) – Una raffica di coltellate in ogni parte del corpo, all’addome e persino al petto. Senza sosta, senza un filo di pietà. Fino a quando l’aggredito è finito esanime sulla panchina in legno della piazza. Eccoli, come osservati in alcuni tragici fotogrammi, gli attimi di assoluta follia omicida attraverso i quali un 20enne di origini marocchine (ma residente a Casal Di Principe) avrebbe causato la morte di un suo coetaneo: il 17enne Giuseppe Turco di Villa Literno.

Non a caso i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dal P.M. nei confronti di un soggetto, di anni 20, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio occorso ieri. Il sospettato 20enne di origini marocchine sarebbe addirittura già stato fermato in passato dai Carabinieri per possesso di arma da fuoco.

Il motivo dell’accoltellamento? Si fa fatica anche a dirlo: si tratterebbe di pura gelosia, di una ragazzina contesa dai due, di parole grosse. Altre persone, altri giovani presenti alla scena del delitto, dopo aver tentato di soccorrere la vittima, hanno allertato il 118. I sanitari accorsi si sono accorti subito della assoluta gravità delle ferite inferte a Giuseppe.

Nonostante l’evidenza, l’infermiere e il medico, con interventi immediati e specifici oltre che altamente professionali, hanno caricato la vittima in ambulanza ed è iniziata la corsa verso l’ospedale. Eppure, purtroppo non c’è stato niente da fare. Il minorenne è deceduto poche ore dopo al pronto soccorso della clinica Pineta Grande di Castel Volturno «a causa delle gravi ferite riportate che ne hanno compromesso le funzioni respiratorie».

I sanitari da un lato e le forze dell’ordine in pizza Villa dove hanno raccolto a caldo testimonianze e reperito le registrazioni delle videocamere presenti nei pressi in tutta la zona. Dalle voci di piazza si apprende che la lite, poi degenerata, sarebbe iniziata all’interno di un bar.

Le indagini stanno proseguendo la necessaria rapidità e hanno che hanno già dato i primi risultati sul presunto killer di Giuseppe, ragazzo quest’ultimo descritto come «assolutamente tranquillo e buono», figlio di un noto artigiano di Villa Literno. Ben altra la condotta e la descrizione che si fa del presunto killer. Il 20enne di origini marocchine sarebbe addirittura già stato fermato in passato dai Carabinieri per possesso di arma da fuoco.

Ecco la comunicazione e le informazioni fornite sul caso dal PROCURATORE DELLA REPUBBLICA – Dott.ssa Maria Antonietta Troncone

«Nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del P.M. emesso nei confronti di un soggetto, di anni 20, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio, commesso nella tarda serata del 29 giugno 2023 in Casal di Principe nei pressi della Piazza Villa.

La vittima, un diciassettenne di Villa Literno, è stato ferito con numerose coltellate inferte dall’odierno indagato al termine di una lite, sviluppatasi all’interno di un bar sito nella piazza suindicata, lite verosimilmente originata da motivi sentimentali. Il minorenne, soccorso dagli amici, è deceduto poche ore dopo al pronto soccorso della clinica Pineta Grande di Castel Volturno a causa delle gravi ferite riportate che ne hanno compromesso le funzioni respiratorie. Le attività di indagini si sono immediatamente focalizzate sull’escussione di testi, attività che ha portato alla ricostruzione dell’evento, confermata nelle successive ore dal ritrovamento di indumenti sporchi di sangue all’interno dell’abitazione dell’indagato. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire l’intera dinamica dell’evento occorso, anche con riguardo al movente dell’azione delittuosa».  

AGGIORNAMENTO

Il ventenne fermato per l’omicidio di Giuseppe Turco ha confessato ai carabinieri di Casal di Principe di averlo colpito in una lite a causa di una ragazza contesa, che in passato era stata legata sentimentalmente alla vittima e che ora sembra avesse una relazione con lui.

Il giovane reo confesso – di origini marocchine, idraulico, residente a Casal di Principe – ha raccontato che ci sarebbe stata una rissa, nella quale sono rimaste coinvolte più persone, e che, per difendersi, ha estratto il coltello con il quale ha colpito Turco.