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A Teano acqua più preziosa dell’oro: aumento tariffe dal 2012 del 600 %

I Contribuenti sacrificati sull’altare del riequilibrio di Bilancio, «ringraziano» l’amministrazione Scoglio, per l’ultimo aumento

TEANO (retenews24@gmail.com) – Mentre la città vive il disagio rappresentato dalla crisi post-pandemica la Giunta comunale guidata dal Sindaco Giovanni Scoglio e nel contempo orbata del prezioso ausilio di un assessore alle finanze aumenta le tariffe idriche. Un vero salasso per i cittadini che si troveranno ad affrontare un ulteriore esborso. È il caso di dire: acqua preziosa come l’oro.

Non è bastato inviare nelle case dei cittadini, a opinione di persone esperte, ruoli soggetti a prescrizione che molti ignari cittadini sono andati serenamente a pagare. Non è bastato alla stessa giunta Scoglio, come previsto da delibera Arera, ignorare l’obbligo di comunicare ai cittadini che in molti casi gli stessi ruoli erano riferiti a consumi superiori ai due anni.

Mentre gli amministratori aumentano tasse viste come gabelle, la città appare sempre più in ginocchio. Più di qualche attività commerciale ha già chiuso. Qualcun’altra se ne aggiungerà. Intanto, dalla Casa Comunale nulla viene comunicato in merito a questi aumenti. L’altro ieri in una video intervista concessa ad altro giornale nessuno dei nostri amministratori ha ritenuto opportuno informare e spiegare ai cittadini questo aumento spropositato delle tariffe idriche.

Ma probabilmente la mano destra continua a non sapere cosa fa la sinistra. Probabilmente, un aumento del 600% è sembrato poca cosa ai nostri cari amministratori che probabilmente, essendo magari tutti benestanti, mal comprendono il tessuto sociale meno abbiente di questa città e le difficoltà quotidiane con le quali gli stessi giorno dopo giorno devono confrontarsi per mettere il cosiddetto piatto sulla tavola.

Torna in mente l’invito del sindaco nella videointervista ai cittadini di versare parte del loro stipendio in donazione all’Ente. Ecco, ha provveduto. Si può politicamente ritenere che abbia imposto ai cittadini una «donazione coatta» sullo stipendio. Una donazione del 600% superiore a quella già prevista. E tra guasti imprevisti e inutili investimenti sull’acquedotto (parole del Sindaco) perché a breve l’acquedotto sarà gestito, a sui dire, dall’Eda ci mancava solo l’aumento; che non scongiurerà i guasti, che non ammodernerà l’acquedotto ma servirà ai cittadini a capire chi hanno votato, cosa pensavano di votare e soprattutto perché.

Come si può notare, dal 2012 ad oggi l’aumento è stato di circa il 600% ma con le stesse problematiche del 2012 con continue rotture che si aggirano all’incirca dai 2/300.000,00 euro l’anno e con l’acqua non bevibile, infatti siamo costretti ad acquistare fardelli di acqua ed oltretutto con continue rotture e mancanza di acqua per intere giornate a discapito dei cittadini. Senza dimenticare le ordinanze di divieto uso acqua per uso alimentare a firma della vicesindaca Laura Laurenza.

Il sindaco Giovanni Scoglio ebbe a dichiarare tempo fa: “O ci salviamo tutti insieme o moriamo tutti insieme”. Ora, avendo contezza che tanti non sopravvivranno a tali aumenti… Si sappia sin d’ora che ci sarà chi tenterà di giustificare gli aumenti delle tariffe con la solita tiritera: la colpa è delle vecchie amministrazioni, la colpa è dovuta all’aumento dell’energia elettrica e siamo passati da un consumo di circa 800 mila euro ad uno di circa 2.000.000 di euro e a poco servono e valgono i ristori dello stato per coprire gli aumenti. Le fasce più deboli della popolazione sentitamente ringraziano