Cultura

Un fiore «Myosotis», per non dimenticare la gioia dell’amore. Stasera al Loggione.

Presentando il libro, quali versi declarerà l’autrice? Quali le parole di Aurilio e Scoglio, nelle recensioni?

TEANO (Pietro De Biasio) – Con il patrocinio del Comune di Teano, si terrà stasera un evento molto atteso: la presentazione del nuovo libro di poesie di Carmen Melese. L’appuntamento è fissato alle ore 18.00 nella suggestiva Sala del Loggione del Museo archeologico «Teanum Sidicinum», un luogo ricco di storia e bellezza che si presta perfettamente ad accogliere un simile evento.

La serata sarà allietata dalla presenza di illustri ospiti che, con le loro parole e le loro esperienze, contribuiranno ad arricchire la presentazione del libro.

Ad aprire i lavori sarà il sindaco Giovanni Scoglio affiancato dall’assessora alla Cultura Maddalena Bovenzi. Saranno presenti anche Nicola Aurilio ed Emiddio Scoglio, che interverranno per condividere le loro riflessioni sull’opera della scrittrice sidicina.

Per rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente, Raffaele Rigliari, talentuoso musicista, si esibirà con intermezzi musicali che accompagneranno i momenti di lettura e di discussione. La moderatrice dell’evento sarà Rosanna Matarazzo. Ma la protagonista della serata resta Carmen Melese che salirà sul palco per presentare il suo libro di poesie «Myosotis».

Sarà un momento emozionante in cui l’autrice condividerà le sue esperienze, il suo processo creativo e le ispirazioni che si celano dietro le pagine del suo ultimo libro. Saranno però i suoi stessi versi a prendere vita, trasportando il pubblico in un viaggio poetico unico e coinvolgente.

Passando all’opera libraria va ricordato che «Myosotis» è una raccolta di 119 poesie scritte in momenti diversi della vita dell’autrice. Questa silenziosa sinfonia di versi affonda le sue radici nell’intimo sentire di Carmen Melese e rappresenta un viaggio attraverso le emozioni e le esperienze che caratterizzano la sua visione del mondo.

Il tema dominante di questa raccolta è l’amore, inteso nella sua forma più pura ed eterna.

Il titolo prende il nome dal fiore comunemente noto come «Non ti scordar di me», un piccolo fiore azzurro simbolo di fedeltà e amore eterno. Questo simbolismo rispecchia perfettamente la natura delle poesie di Melese: versi di piccole dimensioni ma di grande impatto, che riescono a trasmettere con intensità e sincerità l’essenza dell’amore.