Ladri d’appartamento in azione: nel mirino via Sant’Urbano e viale dei Platani.
La segnalazione: «In due, di casa in casa, per beccare quelle incustodite». Ad aiutare i «topi»: l’oscurità.
TEANO (Elio Zanni) – Non è dato sapere, purtroppo e per ora,da fonti ufficiali e attendibili, quanti furti d’appartamento e con quali modalità sono stati perpetrati nell’ultimo periodo a Teano. C’è uno strano riserbo. Eppure sarebbe un dato che aiuterebbe non poco gli osservatori esterni (capaci e determinati) a capire e studiare il fenomeno, porre in essere azioni predittive, tracciare graficamente i percorsi dei topi d’appartamento, prevedere il possibile obiettivo prossimo venturo.
E così, fino a ieri l’altro, nella estrema limitatezza delle informazioni, a Teano si era portati a pensare che il raid del malvivente in casa A.M. di via cavone fosse, magari, un caso isolato. Delusione scontata. Dalla posta elettronica ecco la sorpresa: due segnalazioni nuove di zecca.
La prima riguarda via Sant’Urbano, dove due tizi, uno dei quali a quanto pare «di colore» e che «indossava un cappellino rosso» è stato visto fare il giro del quartiere e casa per casa bussare ai campanelli, si teme con l’intenzione di beccare appartamenti e villette incustodite.
Tra le 19.30 e le 20.00 sono partite le segnalazioni ai Carabinieri, telefonando in prima battuta ai militari dell’Arma di stanza a Teano. Molte case erano effettivamente vuote, con i legittimi proprietari usciti quasi di sicuro per partecipare alle diverse manifestazioni estive che si tengono sul territorio. Siamo a domenica scorsa e non pochi si saranno recati a Teano centro piuttosto che a Roccamonfina.
L’altro episodio è una vera e propria effrazione con tanto di mobilia «tutta aperta e cassetti messi a soqquadro». La vittima F.A. residente nelle case popolari di viale Ferrovia a Teano. Lo scoramento del giovane autore della segnalazione appare totale. «Non saprei cos’altro fare. Ho chiuso tutto a chiave e sono andato via. Abito al primo piano e non è la prima volta che ricevo la sgradita visita dei ladri».
Il quartiere, prospiciente il plesso scolastico di viale dei Platani e che apre su una piazzetta soffre, però, dello stesso difetto di via Cavone: quando sulle abitazioni cadono le prime ombre della sera è finita: i lampioni non ne vogliono sapere di accendersi ed è come consegnare le chiavi del quartiere nelle mani dei primi malintenzionati che si trovano a passare da quelle parti.
Tante le similitudini tra il quartiere di viale dei Platani (ex viale Ferrovia) e via Cavone, ma colpisce soprattutto la coincidenza delle luci spente: e a tale proposito non si capisce bene se per indifferenza e sottovalutazione dettate da scelte politiche-tecniche comunali o per un improbabile quanto pseudo sistema di risparmio energetico.
Per cautela sarebbe consigliabile, per gli amministratori pubblici di Teano riflettere sulle parole dei diretti interessati, le vittime di nuovi e meno recenti raid furtivi: «In una strada buia o peggio ancora in un intero quartiere dove la pubblica illuminazione non funziona o è stata spenta: aumenta il rischio di furti e altri episodi delinquenziali».