Inchieste

L’Inchiesta. Mezzi comunali raccolta rifiuti abbandonati e vandalizzati, in area privata

Nissan Cabstar e Iveco Eurocargo = 40mila euro. Cercasi responsabili per possibile danno erariale.

TEANO (Elio Zanni) – Serbatoi svuotati, fari e marmitte asportate, interni smembrati, mentre i cassoni sono ancora carichi di rifiuti. Uno scempio. Ma non si tratta della cronaca del solito furto di pezzi di ricambio sottratti ai veicoli in sosta nei parcheggi a pagamento: assolutamente no. I veicoli, in questo caso, sono mezzi di lavoro di proprietà del comune di Teano.

Veicoli industriali, di quelli utilizzati nel recente passato per la raccolta rifiuti, di quelli ceduti di volta in volta alle ditte contrattualizzate per lavorare in città. Veicoli poi che per dei guasti meccanici sono stati semplicemente abbandonati in un terreno privato, ubicato alla porta Sud di Teano, sulla Casilina. E, infine, giocoforza: vandalizzati.

Scendendo nel dettaglio.

Si tratta di due mezzi d’opera di grande valore, nel loro periodo di funzionamento. Un Nissan Cabstar e di un Iveco Eurocargo che al momento del loro utilizzo (quindi non del «costo attuariale») avevano un valore presunto oscillante tra 15mila e i 20mila euro cadauno; e forse anche di più.

Le prove fotografiche dello strano e misterioso caso sono state raccolte dall’esterno della recinzione che circonda l’area privata. Un recinto adatto per delimitare un terreno agricolo ma ovviamente facile da superare per un ladro anche di bassa lega, intenzionato a raggiungere i mezzi da depredare.

Le domande, ma anche le relative risposte.

Ma perché stanno lì? Da quanto tempo? E poi, chi sta pagando la locazione del terreno, le tasse di circolazione, le assicurazioni, gli oneri di collaudo? E comunque: fino a quando sono state pagate dal comune inutili spese di sostentamento e manutenzione, spese che dimostrano la piena consapevolezza della sussistenza di quei mezzi e del loro possesso e della loro ubicazione? Sono pur sempre mezzi del comune, patrimonio pubblico. Si profilerebbe, a detta di molti osservatori esterni, uno spreco, un danno erariale per l’Ente? Non faremo come tanti altri, non lasceremo queste domante in pasto ai lettori. Tenteremo di dare delle possibili risposte, sia pur nelle more delle notizie che ci è stato possibile sapere.

E da qui che si parte per tentare di svelare l’arcano.  Ebbene, dalle notizie e dai dati raccolti, per esempio, semplicemente dalle targhe: la proprietà dei mezzi è inequivocabile del comune di Teano. Stanno lì depositati, parcheggiati, virtualmente a pagamento per il terreno occupato, da almeno 4 anni; leggasi quattro anni.. Un particolare questo dei pagamenti effettuati e dovuti, che andrà ulteriormente indagato. Continuando la nostra inchiesta si scopre però che il comune non ha mai stipulato alcun contratto con il proprietario del terreno che però, intanto, avrebbe adito le vie legali rivendicando danni e canoni di locazione arretrati.

Tornando ai mezzi, anno di costruzione 2008. Già le fotografie evidenziano danni sono strutturali e meccanici. Non sono più riparabili in quanto oggetti di furto di alcuni pezzi e la loro riparazione supera di parecchio il valore inoltre non più utilizzabili anche perché oggi dovrebbero rispettare le norme Euro 5/6.

L’altro punto dolente è l’inutile pagamento, durante tutti questi ultimi quattro anni, della tassa di possesso dei due mezzi. Tassa (più nota come bollo) il cui pagamento tocca, come sanno tutti, al proprietario del mezzo e non a chi ne usufruisce: il comune, ossia i cittadini di Teano.

Ma non è finita. Per quei mezzi d’opera abbandonati su terreno privato e mai riparati nonostante la continua carenza di veicoli necessari per lo svolgimento del servizio raccolta rifiuti, c’è anche il problema delle revisioni periodiche; pure da effettuare. 

Ebbene, entrando ancora di più nel merito si scopre così che i pagamenti sono continuati a fluire, come per inerzia. Chi ha pagato, perché e con quali autorizzazioni?

Per l’Iveco il bollo risulterebbe scaduto nel mese di maggio 2023, mentre l’ultima revisione risulta scaduta dal 2018 e cosa da sottolineare; non risulta coperto di polizza assicurativa.

Il Nissan: il bollo risulta scaduto a maggio 2023, la revisione scaduta a giugno 2019 e non risulta assicurato.

La storia – che non è ancora finita – dei mezzi del comune utilizzati e poi depositati su un terreno privato, dove sono stati vandalizzati, percorre le diverse ditte che si sono alternate a Teano (da Cappelli a Esi) e ben tre amministrazioni comunali e tre sindaci: Nicola Di Benedetto, Dino D’Andrea e Giovanni Scoglio.

Le ultimissime.

Solo qualche settimana fa siamo riusciti a sapere di una reazione del comune di almeno due mesi fa. Una reazione del comune a questa «storia ignobile» (ignobile per chi si picca di amministrare la Cosa pubblica) con il passaggio alle vie legali, mettendo all’indice l’ultima Società che ha utilizzato quei mezzi per poi abbandonarli «autonomamente e ai primi guasti» sui famosi terreni privati; più volte qui nominati.  

Una reazione dell’amministrazione comunale? È già qualcosa, si potrebbe pensare. Certo, ma facendo i conti con la realtà ci si rende subito conto che stanno per lo meno trascurando gli aspetti peggiori e persino penali della questione.   

Aspetti logistico-ambientali.

Infatti, c’è anche un aspetto logistico-ambientale: il terreno non è adatto per la permanenza di mezzi meccanici in quanto sul suolo di calpestio non esisterebbe alcun sistema di protezione in grado di proteggere il sottosuolo da eventuali versamenti di olio e altri liquidi dal motore.

Che dire poi e che pensare dei cassoni ancora pieni di rifiuti e sottoposti alla pioggia? Chi sono i responsabili, di ieri, di oggi e di domani, dei liquidi che filtrando dai cassoni pieni finiscono nel terreno? Stiamo parlando del famoso percolato.

La storia finisce qui, per ora. Cosa accadrà da questo momento in poi, ora che tutti sanno di quei mezzi comunali acquistati con soldi pubblici, utilizzati fino ai primi guasti meccanici, non più riparati, lasciati in preda ai vandali addirittura su un terreno privato (accollandosi così una obbligazione mai autorizzata, mai sancita e mai ufficializzata: il fitto del terreno): è difficili dirlo.

Tutto dipenderà dal valore che si vorrà attribuire a questa notizia. Tutto dipenderà da chi farà finta di non averla letta affatto questa notizia, da chi la leggerà e magari ne prederà atto o la contrario si girerà dall’altra parte.

Il ruolo dei giornali.

I giornali non possono tutto e spesso non possono proprio nulla. Per questo, per esempio, possiamo solo aspettare e monitorare le auspicabili reazioni di entità e soggetti come gli Uffici del comune, l’Amministrazione comunale, l’Assessorato competente, i gruppi consiliari di Minoranza che vorranno lavorare come gruppi di Opposizione e per finire, ma non in ordine d’importanza: Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.   

Per finire.

Comunque sia, depositare i mezzi della raccolta rifiuti su un terreno privato senza le necessarie cautele e senza i necessari passaggi politici e burocratici era ed è talmente sbagliato che le cose, poi, ad un certo punto: sono cambiate. Da tre anni circa a questa parte i mezzi meccanici risultano in sosta in un’area adiacente al distributore di carburante EWA, nei pressi della rotonda di Teano, sulla via Casilina.