Economia

Gestione rifiuti arriva Isvec, passaggio cantiere «irregolare»: scatta la diffida.

Flaica Preannuncia l’apertura dello stato di agitazione e la procedura di raffreddamento.

TEANO (Elio Zanni) – Lo dicevamo proprio ieri da queste colonne, la «matassa» della questione rifiuti degli appalti e appaltini di breve durata per la gestione a Teano (matassa che con l’ultimo deliberato il comune, con una sua ricostruzione, ha provato a sbrogliare) sta conoscendo un altro intoppo: il passaggio di cantiere dei 19 lavoratori del settore ecologico posto in essere con l’esclusione delle parti sindacali dai dovuti tavoli preventivi.

Non aspettandoci chissà quali reazioni dei sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil non potevamo dare alla stessa stregua per scontato il silenzio dei sindacati di Base; che infatti non c’è stato. E così, puntuale è arrivata, ieri, la «denuncia di irregolarità» nel passaggio di cantiere e quindi la diffida a proseguire sulla stessa strada (al netto dei sindacati) prodotta, manco a dirlo dalla Flaica aderente alla Confederazione unitaria di Base. Dito puntato sulla stazione appaltante.

Meglio chiarire, la Flaica non è contraria al cambio societario che sta attuando il comune di Teano con la firma del sindaco Giovanni Scoglio e ovviamente il consenso del consigliere delegato Massimiliano Stéfano. La Flaica non ha nulla contro la Isvec che già opera, per la cronaca, nella vicina Calvi Risorta (comune di provenienza, per esempio, anche del nostro collaboratore Pnrr, Fabio Passeretti, originario di Carinola), l’organizzazione sindacale, ad avviso di chi scrive, vuole soltanto che il passaggio avvenga nel rispetto delle leggi, delle norme in materia lavoristica, degli accordi e quindi nell’interesse dei lavoratori. A nulla serve, in pratica, dichiarare che per mancanza di tempo le procedure di confronto con le parti sociali sono state eliminate. Non siamo ancora in un contesto dittatoriale e l’esclusione appare sindacalmente e politicamente vergognosa.  

Vergognosa come il fatto che i 19 lavoratori ex Esi, Ex Pianeta ambiente e non ancora Isvec – Isola verde stanno in tutto questo ancora aspettando il saldo degli stipendi arretrati «Esi» e relativi ai mesi di luglio e agosto 2023. È chiara la situazione? C’è tensione tra gli operatori ecologici: il nervosismo di chi ha lavorato e non è stato pagato. E poi ci si mette anche la fretta del passaggio di cantiere saltando il confronto sindacale.  

Così, già ieri, è partita la segnalazione alla Prefettura di Caserta, al comune di Teano, al sindaco di Teano, al Rup competente e naturalmente all’azienda uscente Pianeta ambiente S.r.l..

La diffida

«La scrivente O.S. come dichiarato in oggetto, nel rispetto dei lavoratori e della OS. che scrive, viste le irregolarità che i lavoratoti stanno subendo da parte dell’Ente appaltante abbiamo appreso due esiti favorevoli due legali che si può dar seguito al pagamento delle spettanze di fine rapporto con gli stipendi arretrati dovuti visto che sono stati concordati in sede comunale che lo stesso doveva erogare, ad oggi non ancora non hanno ricevuto nulla, la stessa azienda Pianeta uscente non ci dà garanzie in merito allo stesso T.F.R. dovuto.

Inoltre, come previste dalle normative non ha dato il preavviso di licenziamento dovuto dei 15 giorni, inoltre chi subentra avrebbe dovuto invitare tutte le OO.SS. presenti con la rappresentanza in cantiere. (noi siamo tra i più rappresentativi) e non siamo stati invitati dalla società IS.V.EC. al passaggio di cantiere, che diffidiamo a procedere illegalmente perché la stessa deve organizzarsi almeno 45 giorni prima per stabilire tutte le procedure previste dall’art.6 del CCNL di categoria e per legge che servono per metterci a conoscenza e farci fare i dovuti sopralluoghi

dove ubicare i lavoratori in sicurezza sul cantiere/deposito che dovrebbe essere provvisto di spogliatoi e servi igienici etc. a norma della legge 81/08. Quindi alla luce di quanto sopra alla ISVEC in primis di informarsi chi e presente come sindacato nell ‘appalto, poi di convocare chi è veramente rappresentativo poi di confrontarci a tutela dei lavoratori di tutto quello che abbiamo rappresentato sopra, all’ azienda Pianeta Ambiente ci convochi urgentemente affinché si stipuli un verbale di accordo per stabilire come vengono e quando viene versato tutte le spettanze anche quelle di fine rapporto con il dovuto preavviso di 15 giorni dovuto alle maestranze.

In mancanza di tutto quanto di quanto dichiarato sopra saremo costretti ad aprire lo stato di agitazione previsto dalla legge 146/90 art. 2 comma 2 et ss.mm. ii. della legge 83/00, con procedura di raffreddamento, quindi chiediamo al comune che tutto venga rinviato a tempo dovuto perché la documentazione venga corretta ed inviata con le giuste clausole inoltre invitiamo a tutti gli attori principali che il fine dia garanzie e tranquillità a tutta la platea dei lavoratori che hanno diritto ad un lavoro dignitoso e remunerato tale. Sicuri di un celere riscontro della presente siamo a porgervi distinti saluti».