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«Se potessi avere 1.000 € al mese… »: indennità negata ai consiglieri comunali.

L’adeguamento del gettone di presenza a maggioranza e minoranza. Da perfezionare entro il 13 novembre.

TEANO (e.z. & redazione teanoce.it) – In Italia, soprattutto al Sud, quando accostiamo a una legge tendiamo non a leggerla tutta, ma solo ciò che c’interessa. E ciò che ci interessa, spesso, è meno importante di ciò che è la norma in questione.

Ora, senza che nessuno se ne voglia, siamo strenui sostenitori del riconoscimento dell’indennità di funzione agli amministratori pubblici. È giusto che vengano retribuiti per la funzione che è stata attribuita loro dagli elettori. Nessuno potrà mai scalfire questa nostra convinzione.

Altrettanto vero è, però, che quella stessa indennità dovrebbe essere riconosciuta a chi svolge il ruolo attribuitogli dagli elettori a tempo pieno, rinunciando cioè ad altri emolumenti e ricavi…

Noi, vorremmo vedere gli assessori, quotidianamente, in Comune dalle 9.00 alle 14. Ci accontenteremmo anche dalle 10 alle 13, ma tutti i giorni. Proprio perché siamo convinti assertori della necessaria presenza degli assessori nella casa comunale a tempo pieno. Allo stesso modo siamo convinti che è necessario siano affiancati dai consiglieri rispettando gli stessi orari ed essendo tutti a disposizione degli elettori.

Di questo siamo convinti. Sapevamo che la presenza dei consiglieri non poteva essere pretesa visto l’esiguità del “gettone” che viene loro riconosciuto. Come si può chiedere a un consigliere, che viene retribuito con 16 euro lordi per ogni seduta di Consiglio, che sia presente nella casa comunale, quotidianamente, e rinunciando ad ogni altro introito vorrebbe dire affamarlo. Perché se anche si facessero 10 Consigli comunali all’anno questi signori consiglieri verrebbero retribuiti con l’ingente somma di 160 (centosessanta) euro lordi annui.

Quindi non ci saremmo mai sognati di chiedere un tale sacrificio ai signori consiglieri. Anche perché, noi per primi, non lo faremmo e se siamo intellettualmente onesti nessuno di noi sacrificherebbe se stesso fino a questo punto. Probabilmente neppure un missionario riuscirebbe a vivere con tale somma. Ma nel 2022 il presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, è intervenuto, con la finanziaria 2022, a sistemare questa anomalia del sistema.

Andando a leggere la norma di adeguamento delle indennità dei sindaci, dei vice sindaci, degli assessori e dei presidenti dei consigli comunali, con nostro sommo stupore ci siamo accorti – cosa che mai avremmo neppure sospettato, anche perché nessuno ne ha minimamente fatto cenno – che gli adeguamenti, sopra elencati, non riguardano solo quelle figure amministrative ma anche, udite udite, i signori consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, che dovrebbero percepire, se le maggioranze non fingessero di non essersene accorte, che gli stessi nel 2022 avrebbero potuto percepire, per i comuni della nostra stessa classe demografica, più di 800 euro mensili, nel 2023 più di 900 euro lordi mensili e per il 2024 più di 1000 euro lordi mensili e cioè fino ad un quarto dell’indennità massima del sindaco.

Infatti, molti siti specializzati sulla finanza pubblica consigliano di approvare annualmente la quantificazione del gettone di presenza ai consiglieri comunali.  Eppure, stranamente, nei mesi addietro quando qualcuno ha sollevato la questione sui social degli aumenti delle indennità per i sindaci e gli assessori, nessuno degli amministratori che ha replicato alla richiesta di rinuncia all’indennità ha fatto anche il benché minimo cenno al nuovo gettone per i consiglieri comunali della nostra città.

Inoltre dagli atti pubblicati all’albo pretorio non una determina è stata pubblicata per liquidare il gettone di presenza per i consiglieri comunali. Forse, i consiglieri comunali non meritano nessun emolumento e nessun rimborso. Va anche sottolineato che è possibile, in quanto sono stati riaperti i termini per la trasmissione delle certificazioni del rimborso delle maggiori spese sostenute per le indennità delle giunte e dei gettoni di presenza dei consiglieri.

C’è tempo fino al 13 novembre 2023 per adeguare il gettone di presenza dei consiglieri comunali e trasmettere la certificazione al ministero per il rimborso. Probabilmente, però, i consiglieri non interessano a nessuno.

I misteri della politica…