Economia

«Teano 50,27 %», percentuale raccolta differenziata rifiuti verso i minimi storici.

Manca l’intelligenza di campagne di comunicazione-educazione all’ambiente, presso scuole e famiglie.

TEANO / PROVINCIA (Elio Zanni) – Certo, si dirà che ci sono anche alcuni comuni che stanno peggio di Teano in fatto di percentuale di raccolta rifiuti in maniera differenziata. Si, perché è costume di molti, soprattutto tra i politici al potere, sminuire i problemi operando continui paragoni con situazioni peggiori nelle realtà circostanti.

Vediamo se faranno uguale con la capacità delle ditte affidatarie del servizio di prelevare distintamente frazione secca mono-materiale e multi-materiale; frazione organica umida più verde, oltre a rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), con raccolte selettive.

Ad aprite il vaso di Pandora hanno provveduto i dati diffusi dall’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti in Campania, relativi al 2022. É un parametro importante la differenziata, prima di tutto per l’Ambiente e poi anche per il calcolo regionale delle «premilità» economiche destinate ai comuni.

Si apprende così che a indossare la maglia nera dei comuni per nulla virtuosi sono Pratella e Maddaloni, che non raggiungono nemmeno il 30 per cento. Un risultato da terzo mondo. Ma poi ci sono anche le città non classificate per mancanza di dati? Fa pensare che possa trattarsi di dati così cattivi che i comuni abbiano pensato bene di tenere nascosti sottoponendosi alla gogna di «comune omissivo». Come dire: meglio Comune omissivo che sporcaccione e pieno di politici incapaci.

E Teano? La città sidicina non ha mai brillato in questo campo, soprattutto nell’oscuro periodo di gestione sotto Cub (Consorzio unico di bacino), l’ente elefantiaco dei rifiuti nel quale confluirono, nel lontano 2008, una miriade di comuni dei bacini di Napoli e Caserta. Le percentuali di differenziata calarono vertiginosamente a livelli vergognosi e da lapidazione in pubblica piazza per i politici di turno.

E tale era anche il tasso di raccolta differenziata (circa il 20 per cento), fino a quando nel 2016, messi alle spalle già due anni di lavoro si ebbe ufficialmente a registrare per Teano un più che lusinghiero 63,24 per cento. Per ottenerlo a Teano si arrivò persino a recuperare le cassette in plastica utilizzate (e poi abbandonate in strada) dai commercianti ambulanti del mercato settimanale.

Un dato regionale quello del 2016 comunque sottostimato, se si volesse tener conto che, all’epoca, non entravano nel computo della differenziata, per esempio, vetro, carta e cartone. Elementi che avrebbero invece fatto lievitare il dato-Teano anche oltre il 70 per cento. Sindaco di riferimento ossia del momento, giusto per fare intendere a tutti il periodo esatto al quel ci si riferisce: Nicola Di Benedetto con la Lista civica «Un’Opportunità per Teano».

Ma siccome quel miracolo era destinato a durare poco e al peggio non c’è mai fine, sempre proseguendo con un’inchiesta non necessariamente da Report televisivo ma comunque esplicativa, fa riflettere il fatto che nel 2020 emerge che il database della Regione Campani riporti Teano addirittura come N.c. non classificata. Ma c’era la copertura della pandemia… Un buon motivo per gettare al vento anni di tentativi più o meno veri di rispettare l’Ambiente e le leggi? Anche il 2021 e 2022 il report regionale su Teano è un non classificato. Dati non trasmessi.

Con un salto a piè pari ai giorni nostri ecco che si scopre che la percentuale sta in questi anni scivolando verso i minimi storici visto che si assesta su un 50, 27 per cento certificato dalla Regione Campania. Sindaco Giovanni Scoglio da un anno e più in carica con la lista «Teano in Comune». Omettiamo volutamente i dati dell’affossamento di quando Teano stava nei paraggi del 40 per cento, perchè buoni cittadini e ottimi amministratori sogliono paragonarsi sempre a chi fa meglio e non a chi fa peggio di loro. O no?

Ma qual è il problema, come mai Teano sa solo camminare a marcia indietro e specchiarsi nei suoi momenti storici peggiori di quelli attuali, anche in fatto di gestione del ciclo integrato dei rifiuti? Perché Teano non può fare come Santa Maria a Vico, il comune della provincia di Caserta con la percentuale migliore di raccolta differenziata? Santa Maria a Vico, infatti, ha raggiunto l’86,26 per cento di differenziata raccolta; ai primi posti anche a livello regionale.

Cosa manca a Teano per seguire l’esempio di Marcianise 85,82 e Mignano Montelungo con 85,74 per cento. Perché a Teano c’è ancora chi sparge i rifiuti in strada? E soprattutto come mai c’è ancora una massa indiscriminata di cittadini che non conferisce i sacchetti all’esterno delle rispettive abitazioni? Ad avviso di chi scrive sarebbe proprio il caso che a fronte della stasi del delegato Massimiliano Stèfano entrasse in scena oggi, per esempio, l’assessora Maria Maddalena Bovenzi per sopperire, con una sua azione diretta, con qualche buona idea che non includa necessariamente una passerella politica, per promuovere campagne di comunicazione-educazione all’Ambiente, presso scuole e famiglie. É troppo?

All’assessora sono stati già mostrati esempi come quello di largo Giardino, nei pressi del Monastero di santa Caterina, dove si condensa la maleducazione di certi cittadini sporcaccioni e si evidenzia il problema di base, quello che manca un’opera di educazione di massa e nel contempo capillare. Qualcuno ha ben riferito all’assessora che forse potrebbero fare qualcosa gli Operatori ecologici che girando porta a porta hanno l’opportunità di invitare a comportarsi diversamente tutti coloro che non conferiscono i sacchetti al posto giusto e nel giorno giusto, magari con un adesivo o un biglietto. L’assessora potrebbe mettere su un team di volontari che preparati all’uopo potrebbero diffondere il verbo del rispetto dell’Ambiente e delle regole della differenziata nelle scuole, presso le famiglie.

C’è poi la partita dell’azione repressiva. Qui si propugna una entrata in campo del nuovo comandante della Polizia Municipale. Ma si propugna anche l’acquisto di foto-trappole da affiancare ai ridicoli cartelli che ridicolizzando il comune avvertono i lanciatori di sacchetti che il luogo e videosorvegliato. Stèfano, per cortesia, toglici dalla faccia almeno l’onta del ridicolo: fai rimuovere quei ridicoli cartelli.

Nella speranza che qualcuno lì, su palazzo San Francesco, si muova a commozione, si degni di porsi queste ed altre domande e soprattutto provi a tentare delle possibili vie d’uscita e ce ne sono, è arrivato il momento di allargare lo sguardo su tutti i dati di tutti i gli altri comuni.

I dati comune per comune:

Ailano 71,90%, Alife 52,07%, Alvignano 63,46%, Arienzo 82,44%, Aversa 46,48%, Baia e Latina (Non classificata), Bellona (Non classificata), Caianello 61,68%, Caiazzo 78,88%, Calvi Risorta 54,79%, Camigliano 60,88%, Cancello ed Arnone (Non classificata), Capodrise 74,38%, Capriati al Volturno 65,13%, Capua 46,95%, Carinaro 62,52%,

Carinola 43,40%, Casagiove 64,58%, Casal di Principe (Non classificata), Casaluce 58,43%, Casapesenna 42,69%, Casapulla 64,83%, Caserta 54,20%, Castel Campagnano 67,81%, Castel di Sasso 65,03%, Castello del Matese 74,62%, Castel Morrone 61,82%, Castel Volturno 30,04%, Cellole 54,71%, Cervino 82,56%, Cesa 61,55%, Ciorlano 18,10%, Conca della Campania 79,76%, Curti 54,23%, Dragoni 53,33%, Falciano del Massico 61,75%, Fonte Greca (Non classificata), Formicola 52,81%,

Francolise 55,53%, Frignano 34,00%, Gallo Matese 30,51%, Galluccio 79,66%, Giano Vetusto (Non classificata), Gioia Sannitica (Non classificata), Grazzanise 69,39%, Gricignano d’Aversa 37,60%, Letino 79,84%, Liberi 59,30%, Lusciano 66,72%, Macerata Campania 55,59%, Maddaloni 28,26%, Marcianise 85,82%, Marzano Appio 48,24%, Mignano Montelungo 85,74%, Mondragone 44,41%, Orta di Atella 36,79%, Parete 70,98%, Pastorano 65,77%, Piana di Monte Verna 63,69%,

Piedimonte Matese 64,30%, Pietramelara 70,56%, Pietravairano 63,87%, Pignataro maggiore 60,66%, Pontelatone 57,29%, Portico di Caserta 44,78%, Prata Sannita 83,04%, Pratella 24,30%, Presenzano 59,23%, Raviscanina (Non classificata), Recale 73,20%, Riardo 69,08%, Rocca d’Evandro 75,81%,

Roccamonfina 67,94%, Roccaromana 50,36%, Rocchetta e Croce 75,63%, Ruviano 72,75%, San Cipriano d’Aversa 71,31%, San Felice a Cancello 63,25%, San Gregorio Matese 61,82%, San Marcellino 56,79%, San Marco Evangelista 65,89%,

San Nicola La Strada (Non classificata), San Pietro Infine 74,13%, San Potito Sannitico 61,20%, San Prisco 50,70%, Santa Maria a Vico 86,26%, Santa Maria Capua Vetere 50,05%, Santa Maria La Fossa 60,03%, San Tammaro 53,59%, Sant’Angelo d’Alife 77,10%, Sant’Arpino 56,49%,

Sessa Aurunca 45,66%, Sparanise 78,35%, Succivo 64,12%, Teano 50,27%, Teverola (Non classificata), Tora e Piccilli (Non classificata), Trentola Ducenta (Non classificata), Vairano Patenora 70,01%, Valle Agricola 65,29%, Valle di Maddaloni 60,02%, Villa di Briano 54,23%, Villa Literno 42,16%, Vitulazio 55,23%.