Cronaca bianca

Quel pasticciaccio dello «SvuotaCantine»: gravi disagi per cittadini e operai addetti.

Disorganizzazione «organizzata». Ecologia? Auto in colonna con motori accesi e giornata di lavoro persa.

TEANO (Fernando Zanni) – File interminabili di automobili e autocarri, area di conferimento di Sant’Antonio deserta fino alle 8.30, quando, finalmente, sotto una pioggia battente, sono arrivati due cassoni scarrabili.

Con un ritardo di un’ora è iniziato il servizio. Chi ha pensato e organizzato l’evento, è sicuramente sperduto nel campo della raccolta differenziata. Oltre al fatto che non ha, minimamente, messo in conto i gravi disagi per i cittadini. Molti, dopo aver aspettato fino alle 9.00 hanno dovuto scappare per andare al lavoro.

Le cose che non vanno, si devono dire, perché, magari, potrebbe esserci qualcuno interessato all’ascolto, ovvero potrebbe servire ad alzare il tasso di competenza specifica; che non sarebbe proprio male. Prendiamo allora in esame alcuni aspetti critici. Ma prima ancora, bisogna dire con chiarezza che il servizio di ritiro degli ingombranti e dei Rae dovrebbe essere effettuato a domicilio su prenotazione.

Storicamente, in Italia, si è dimostrata la modalità migliore sotto tutti i punti di vista. Ovviamente la gestione dovrebbe avere un approccio sistemico, ma questa è purtroppo un’altra storia.

Ritorniamo ai punti critici. E’ saggio, dopo un lungo periodo di blocco del servizio di raccolta domiciliare degli ingombranti e dei Rae, organizzare un servizio «SvuotaCantine» di TUTTE  le tipologie degli ingombranti e di TUTTE le tipologie dei Rae, per TUTTO il territorio comunale (Capoluogo e Frazioni)?

Noi crediamo di no. Quando il servizio non si è reso per molto tempo, si accumulano, ovviamente, presso le residenze tanti rifiuti ingombranti e tanti Rae. Ma questo lo sanno anche i bambini. Non sarebbe stato meglio organizzare due calendari, uno per il Capoluogo e un altro per comparti di Frazioni, ma sempre per diversa tipologia di «rifiuto»?

Facciamo un esempio, per capirci: si sarebbe potuto organizzare una raccolta straordinaria per i soli ingombranti e un’altra raccolta, un altro giorno o di pomeriggio, per i soli Rae. Invitare i cittadini tutti a conferire tutto, in una sola mezza giornata, è sicuramente sbagliato, fallimentare e non rispettoso della dignità dei cittadini.

E’ giusto accollare al cittadino, l’onere di portare con la propria auto o automezzo, oppure pagando qualcuno, gli ingombranti e/o i Rae su un’area di conferimento e farlo aspettare ore e ore, sotto la pioggia, per consegnare a tre, quattro, eroici operatori i “rifiuti” per i quali pagano la TARI? È sicuramente ingiusto! La Tari è una tassa ed è commisurata al servizio reso. Se accolli al cittadino la fase del trasporto, devi conseguentemente e proporzionalmente ridurre il suo importo.

Altra domanda importante: è ecologicamente corretto e giuridicamente possibile prendere con il c.d. «ragno» frigoriferi e congelatori per stiparli in un cassone? Anche qui, la risposta è sicuramente negativa.  I vecchi frigoriferi e congelatori, contengono micidiali gas Cfc (clorofluorocarburi), messi al bando dall’Ue e dall’accordo di Montréal. Questi gas, ma anche quelli che li hanno sostituiti, devono essere delicatamente estratti e recuperati, prima di procedere a manovrare i relativi contenitori con macchine pesanti.

Quando un evento «SvuotaCantine» è conveniente per i cittadini e non danneggia l’ambiente?

Eventi del genere, non sono una novità. Vengono sistematicamente effettuati da anni in molte città, anche molto vicine a noi. Ma, è questo il punto, come chiusura di un servizio di raccolta domiciliare ordinario efficiente ed efficace e nel rispetto del sistema normativo e dell’ambiente. Insomma, come un qualcosa in più, un servizio aggiuntivo non sostitutivo.

Ma, allora cosa non ha funzionato. Dispiace dirlo, ma non hanno funzionato l’idea e la pessima organizzazione (signori, ma le previsioni del tempo non le guardate?). Mentre cittadini e operatori ecologici, unitamente ai componenti della protezione civile, hanno dimostrato ancora una volta una grande pazienza e spirito di sacrificio.