Inchieste

Casafredda, troppi furti: cittadini pronti a varare: «Comitato civico difesa urbana».

Lo si diceva già a valle dell’ultima catena di episodi furtivi. «Ci sentiamo dimenticati dalle Istituzioni».

TEANO (Elio Zanni) – «Regolamento del Gruppo. Questo Gruppo è composto dai cittadini di Casafredda e dello stretto circondario e si costituisce nella forma giuridica provvisoria di Comitato di Quartiere».

Sono i primi passi di uno statuto in fase di elaborazione, da parte di un gruppo di cittadini stufi di subire soprusi e furti. È comprensibile il loro stato d’animo. Ma quando si arriva a questo, significa davvero che si è toccato il fondo del barile.

Quando i cittadini di una borgata, di un quartiere, di una città dichiarano che «ci organizzeremo in proprio, anche a costo di procedere con delle raccolte fondi su base volontaria. Ora basta: troppi furti, strade rotte, illuminazione spenta e carenza di servizi» sono le istituzioni a non farci una bella figura. E questo occorre evitarlo.

Siamo nella Frazione Casafredda composta da quasi 400 abitanti, residenti a una distanza di 4,29 chilometri da Teano centro capoluogo. Ai piedi di Roccamonfina e a 375 metri sul livello del mare in questa stagione la sera già si battono i denti. È domenica e per strada ci sono davvero pochissime persone, passanti, gente che si traferisce da una casa all’altra.

Da qualche parte dovrebbe esserci un gruppo di residenti che davanti al monitor di un computer tenta di buttare giù le bozze di uno statuto per la costituzione di un Comitato di Frazione. Siamo disposti a promettere di non fare nomi pur di avere accesso alle prime righe della possibile bozza.

«CFC, Comitato frazione Casafredda, è costituto da cittadini apartitici con lo scopo di salvaguardare la borgata, denunciare le problematiche del quartiere ed essere propositivi nelle scelte che possono migliorare la qualità della vita nel nostro territorio». Uno statuto del genere è davvero facile da stilare, perchè rispecchia la realtà e la volontà della gente. L’aria non è tesa, c’è anche chi pensa che con un incontro chiarificatore con i rappresentati delle massime istituzioni locali possa avere un effetto positivo sulla risoluzione dei problemi che assillano la comunità. Il progetto viene messo in pausa. Ma non sarà così per molto ancora. C’è in giro davvero voglia di una grande assemblea, allargata anche a chi ha subito gli ultimi furti, per adottare le decisioni finali: la costituzione di un Comitato.

A far scattare l’idea gli ultimi episodi furtivi. Il più recente è quello che ha visto i malviventi penetrare nella villetta ubicata taglio strada, di proprietà R.dA. – A.M.. Episodi simili nel recente passato sono quelli del 16 agosto 2023. Due sorelle, rincasano dopo la mezzanotte e interrompono il «lavoro» di una banda di balordi che si dilegua a bordo di un capiente furgone bianco. Non c’è scampo, data l’ora ‘indicazione è quella di «topi d’appartamento colti sul fatto».

Ancora un episodio: quando almeno tre persone furono intraviste davanti all’abitazione di G.T. ed E.T. di Casafredda. Alla vista delle padrone di casa, i due ignoti intrusi sono saltati come grilli nel furgone, dove ad attenderli c’era un terzo soggetto: il palo.

Da non dimenticare la raffica di furti del 17 giugno del 2016, con quattro appartamenti razziati sempre a Casafredda in quel caso con danni per almeno 4mila euro, tra soldi e oggetti preziosi trafugati e materiale vario da piazzare nei mercatini di «cose d’altre case». Come non condividere l’idea di un Comitato? La prima bozza di statuto c’è e tutto dice che diverrà realtà. Vi terremo informati.