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Operazione «raccolta itinerante» solo a Teano, Pugliano e Carbonara 12 cassoni.

I risultati Isvec evidenziano l’impellente necessità per il comune di passare da una conduzione emergenziale a una gestione finalmente ordinaria.

TEANO (Elio Zanni) – Completato il ciclo di raccolta itinerante degli ingombranti, sul territorio di Teano. I numeri dell’operazione «cassoni ambulanti» restituiscono risultati inattesi e persino difficili da immaginare.

Numeri da record che mettono in evidenza, se ne ve fosse ulteriormente bisogno, l’impellente necessità per il comune di Teano di passare da una conduzione sempre e solo emergenziale a una gestione ordinaria. Una cosa possibile, verosimilmente, nell’ambito del prossimo contratto di appalto per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani.

I numeri, dunque, tra la prima uscita dello scorso 30 novembre in collina Sant’Antonio della quale rimarrà indelebile nel tempo l’interminabile fila di cittadini in attesa di conferire ingombranti e Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), si passa al 7 dicembre con la raccolta operata nella frazione Pugliano.

Teano, Pugliano e infine, giovedì 14 dicembre la frazione Carbonara. Risultato finale: La Isvec risulta ver raccolto 12 cassoni di rifiuti esattamente suddivisi nel numero tra ingombranti e Rae.

Sempre soltanto per la cronaca e perché simili numeri potranno risultare utili per futuri ragionamenti a tema, l’iniziativa del comune di Teano è stata condotta sul piano locale con la supervisione del «caposquadra-operatore» Isvec, Montaquila.  

Nell’elenco: armadi, tavoli, mobili vari, divani, poltrone, sedie, reti e strutture dei letti, giocattoli voluminosi, lampadari e persino biciclette. E per i Raee: elettrodomestici, frigoriferi, apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni, apparecchiature di consumo o di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici, giocattoli e apparecchiature per lo sport e il tempo libero e in ultimo dispositivi medici. I dati reclamano uno stato dei fatti di normale gestione, dunque. Un obiettivo dichiarato possibile, almeno secondo gli intenti diffusi dell’amministrazione comunale di maggioranza, nelle more del futuro contratto di lunga durata con l’impresa incaricata che stavolta – sempre secondo i piani amministrativi noti – si dovrebbe necessariamente accollare l’impegno della riapertura e della gestione della chiusa isola ecologica del quartiere Santa Croce.