Inchieste

SiAmo Teano porta l’Isola ecologica in Consiglio, ma Russo convocato non c’è.

Zarone s’infuria: «Accesso agli atti negato da 1 anno, vuol dire che della questione si occuperà l’Anac».

TEANO (Elio Zanni) – Quante volte si è parlato di accesso negato agli atti comunali? Ma la cosa riguardava Uffici sotto il cono d’azione del Segretario comunale e i periodi di latenza delle pratiche erano nell’ordine di mesi. Stavolta il diniego ha superato un anno, il tema è di altissimo interesse collettivo visto che concerne la dismessa Isola ecologica di località Santa Croce e diventa difficile anche solo tentare di capire la logica di fatti così assurdi. La logica di chi pare lavorare per restituire per forza all’esterno l’immagine di una scandalosa situazione di opacità dell’Ente in fatto di trasparenza.

È mai possibile che non si sia ancora provveduta a fornire una risposta ai richiedenti? E poi: in che modo e in che misura una simile comprovata e negativa performance ha inciso (se mai abbia effettivamente inciso…) sulle voci aggiuntive stipendiali del funzionario inadempiente? Cosa c’è dietro questo atavico silenzio? Che fine hanno fatto gli atti documentali e tecnici dell’Isola ecologica di località Santa Croce a Teano? E soprattutto: cosa potranno mai contenere di così urticante da consigliarne l’annichilimento?

Tutte domande che, anche indirettamente e verbalmente volano sugli scranni ma non trovano ancora risposta presso il funzionario comunale interpellato, Fulvio Russo, come pure nemmeno sul tavolo del sindaco, Giovanni Scoglio, che sentendo parlare di possibili «omissioni» ci tiene a ricordare che «l’accesso agli atti è regolato dalla legge e non prevede l’intervento degli amministratori». Nemmeno una opinione personale esprime poi il presidente Pasqualino Tammaro che, anzi, con un filo d’ironia asserisce: «Dobbiamo chiederlo a lui, consigliere». Zarone: «Si, a lui, ma io adesso lo sto chiedendo a voi e vi prego di non fare ironia. Voi siete la maggioranza e di certe cose vi dovete interessare comunque». La questione è perlomeno intrigante e ora politicamente ammantata di mistero.

Il mistero di Natale.

A portare ieri, 23 dicembre 2023, alle 9 di mattina la questione dei «documenti fantasma» dell’Isola ecologica, l’interrogazione del gruppo consiliare SiAmo Teano presentata però ben due mesi fa (ossia il 28 ottobre 2023) a firma di Marco Zarone, Luana Camasso e Carmine Cataldo.  

É il «centro di raccolta», aperto poco prima del 2016 dall’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Picierno ma poi chiusa sotto l’amministrazione del sindaco Nicola di Benedetto, dopo che la Regione Campania – a giugno del 2017 – ne aveva dichiarata l’assoluta inidoneità sanitaria e inadeguatezza funzionale.

Una missiva dai termini perentori dell’Uopc (Unità operativa prevenzione collettiva) che parlava espressamente di «gravissime anomalie» raggiuse il sindaco Di Benedetto, l’Arpac Campania, il Dipartimento Provinciale di Caserta e per conoscenza Gaetano Manna, presidente Acli Terra Campania per la Legalità. La comunicazione recava la firma dal dirigente e referente Uopc, Modesto Iannattone.

L’Isola in un Consiglio mezzo vuoto.

Salto temporale quasi pindarico ed ecco che nel 2023 del centro di recupero Santa Croce si può parlare di nuovo. La politica locale rieletta da due anni ne può parlare di nuovo. L’incaricato del settore, il consigliere comunale e capogruppo di maggioranza Massimiliano Stéfano dichiara in più occasioni per la prima volta he «l’isola ecologica sarà riaperta». Se ne fa quasi un vanto personale.

Ma è chiaramente solo una promessa ottimistica e affidata a fatti futuri tutti da verificare. Infatti, si fa presto a scoprire che a gestire l’isola potrà essere solo e soltanto la prossima ditta (quale?) che si aggiudicherà un appalto lungo di gestione del ciclo dei rifiuti a Teano.

Intanto, arriva il momento del chiarimento. Siamo sempre a ieri 23 dicembre 2023. Finalmente l’interrogazione di SiAmo Teano approda in assise e tutti si aspettano che siano messe le carte in tavola. E invece no. A Teano la trasparenza può attendere. In Consiglio oltre a mancare Stéfano che però avrebbe potuto contribuire poco o nulla a spiegare questioni di un passato che non lo riguarda, non c’è nemmeno la persona direttamente chiamata in causa con apposita convocazione: Russo, il Responsabile unico del procedimento degli anni della chiusura dell’Isola ecologica.

Il numero legale garantito dalla minoranza.

Si completa la scena paradossale di un consiglio comunale dove proprio la persona convocata non si presenta e dove a garantire i numeri per la validità della seduta non sono i robotici consiglieri di maggioranza, ma devono provvedere due membri della minoranza: Daniela Mignacco e Marco Zarone.  

«Chiedo al presidente del Consiglio Pasqualino Tammaro e al sindaco Giovanni Scoglio – ripete ad alta voce Zarone, rileggendo l’interrogazione –  cosa decidono di mettere in atto per la risoluzione della problematica sollevata con risposta in Consiglio e con audizione del responsabile Servizio ecologia dell’epoca».

Ma il Consiglio è semideserto e Russo ha glissato la convocazione. Con buona pace della trasparenza l’accesso agli atti di SiAmo Teano del 14 novembre 2022 continuerà a restare un atto ufficialmente negato nei fatti. Zarone : «È una vergogna. Ora è troppo. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è già stato informato. Ora tutti gli atti, anche quello che è successo stamattina in Consiglio, finiranno all’attenzione dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione».