Scoperta intricata ragnatela di riciclaggio: 11milioni di euro in transazioni sospette.
Sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, Rolex e Cartier, Lamborghini e Ferrari.
CALVI RISORTA / PASTORANO (RLCS – redazione lanci e comunicati stampa) – Un’imponente indagine condotta dal nucleo speciale di polizia valutaria di Roma, guidato dalla Dda di Napoli, ha portato alla luce un vasto sistema di riciclaggio finanziario. Nel triennio dal 2020 al 2022, oltre 11 milioni di euro sono stati spostati attraverso intricate operazioni, coinvolgendo pagamenti per fatture fittizie, prelievi in contanti e bonifici verso conti esteri. L’inchiesta ha scaturito nell’arresto di otto individui, inclusi Antonio Caliendo e Luca Antonio Iorio, con i due principali indagati ora dietro le sbarre e gli altri sottoposti agli arresti domiciliari.
Per gl’inquirenti il focus è sulla Camorra: operazioni in Bulgaria e Coinvolgimento di Clan Mafiosi.
Il fulcro dell’indagine si è concentrato su operazioni finanziarie svolte in Bulgaria, coinvolgendo individui e società con presunte connessioni a clan di camorra. Antonio Caliendo, imprenditore legato al noto clan dei Casalesi, è emerso come figura centrale. L’inchiesta ha anche rivelato il coinvolgimento di Nicola Schiavone, imprenditore sotto indagine nella ‘Normandia II’, e cugino di un altro Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan.
L’Ambienta e la Continuità con la Criminalità Organizzata.
Seguendo il flusso dei fondi, gli investigatori hanno svelato le operazioni dell’Ambienta, società nel settore dei rifiuti con Gaetano Marrapese come rappresentante legale, ma amministratore di fatto Luca Antonio Iorio. Ambienta è stata individuata come diretta continuazione di un’altra società, la Casertana Recuperi, precedentemente colpita da provvedimenti antimafia.
Fatture Fittizie e Società «Cartiera».
Si è scoperto che Ambienta avrebbe utilizzato fatture false, emesse da società associate a Caliendo, per operazioni mai effettuate, generando un aumento dei costi finalizzato al riciclaggio. I bonifici ammontano a oltre 7,5 milioni di euro. Da Ambienta, attraverso bonifici per fatture fittizie, i fondi si dirigevano verso società “filtro” associate a Caliendo, descritte dagli investigatori come “società cartiera”, ovvero esistenti solo sulla carta.
Riscontri «a Valle» e Transazioni all’Estero.
Le risorse, giunte a queste società, venivano quindi trasferite a individui o altre società connesse, le cosiddette “figure a valle”, che prelevavano in contanti oltre 3 milioni di euro in tre anni. Non solo prelievi in contanti, ma anche bonifici all’estero, stimati intorno a 914mila euro, su conti direttamente o indirettamente controllati da Caliendo in vari paesi esteri.
Sequestro Preventivo: Beni, Orologi e Auto di Lusso sotto Chiave.
Nel corso dell’operazione delle fiamme gialle, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore superiore a 11 milioni di euro. Orologi di lusso, tra cui Rolex e Cartier, insieme a auto prestigiose come Audi, Lamborghini e Ferrari, sono stati posti sotto chiave. Inoltre, le quote di partecipazione al capitale sociale e i complessi aziendali di sei società coinvolte sono state completamente bloccate.