Politica

Dup: buona la terza. Ma la maggioranza si spacca sulla «disorganizzazione» interna.

Il malore di Zanni, il parcheggio della Stazione chiuso, il Cimitero incompleto, l’accusa di «tecnicismo», le scuse di Stéfano e il rinvio di un punto all’Odg.   

TEANO (redazione servizi politici) – Sembrava un Consiglio comunale come tanti e invece così non è stato; quello di martedi scorso, 12 marzo 2024. Non solo per il malore del Consigliere Guido Zanni (che ora sta meglio… ), ma per i momenti di scontro-confronto e qualche santa ammissione di colpa; rigorosamente a sorpresa, tra le fila della maggioranza. Vale allora la pena di ricapitolare un po’ tutto, in un «verbale» non ufficiale di una seduta consiliare durante la quale sono accaduti fatti e cose mai registrate prima.

L’annosa questione del parcheggio nella frazione Teano Scalo: sbarrato.

Inizialmente il clima sembrava piuttosto disteso, si discutevano le interrogazioni. La prima della quale formulata dalla Consigliera Maria Paola D’Andrea che ha riportato in Consiglio il problema del parcheggio della Stazione ferroviaria di Teano scalo.

D’Andrea ha chiesto di essere informata, per capire a che punto fosse la situazione dell’acquisizione, in comodato d’uso o altre formule, dell’area parcheggio di competenza Rfi, Rete ferroviaria italiana.

È stato direttamente il sindaco, Giovanni Scoglio, a rispondere, dichiarando di aver «sollecitato più volte RFI per la sottoscrizione della convenzione, che però tarda ad arrivare».

Infatti, lo stesso sindaco ha detto – e non per provocazione – che se poteva essere utile «si sarebbe potuto andare a manifestare, tutti insieme, al parcheggio: sperando di essere ascoltati». In buona sostanza è tutto fermo. Con buona pace delle pulizie effettuate per conto del comune nella zona parcheggio che rimane sbarrato, blindato. Sarebbe utile leggere i carteggi che ci sono stati – se ci sono stati – tra l’amministrazione comunale e Rfi, di cui questa redazione non è riuscita ad entrare in possesso.

La questione cimiteriale.

Ore 18.45. É stata la volta di Marco Zarone del gruppo Siamo Teano, che ha chiesto spiegazioni riguardo i lavori di ampliamento del cimitero di Teano capoluogo e frazioni. A rispondere è stata la Consigliera Rossella Compagnone davvero super presente in questo periodo nelle stanze del comune e che ha letto un testo molto dettagliato; anche se per Zarone doveva essere il sindaco o un membro della Giunta a rispondere. Si apre un primo momento di attrito.

L’incredibile accusa del capogruppo di maggioranza Stèfano a Zarone.

Zarone, ha richiamato una dichiarazione del capogruppo Massimiliano Stefano che prevedeva proprio questa modalità. Apriti cielo. Stefano s’è inalberato chiedendo al segretario comunale che si mettesse a verbale che: «Il Consigliere Zarone diceva cose false».

Per il capogruppo di maggioranza, infatti, la sua dichiarazione era diversa da quella ricordata dal consigliere di minoranza. E qui che c’è stato il primo scontro diretto!

Sempre Sèfano e i presunti «TECNICISMI» della minoranza sul Dup.

È stato poi il momento del Dup – Documento unico di programmazione – che questa volta, l’altro ieri 12 marzo 2024 – è passato, ma sempre con i soli voti della maggioranza. Tanto, nonostante le rinnovate eccezioni formulate da D’Andrea. Eccezioni, ossia osservazioni politiche critiche rispetto alle procedure adottate, ancora, per la terza volta, vessate da errori, che hanno spinto il capogruppo di maggioranza Stefano a uno scivolone espressivo. Per Stefano, infatti, bisognava approvare e basta e non fare sollevare inutili «tecnicismi».

La minoranza unita. Zarone parla a sostegno di D’Andrea.

Accusa di tecnicismo che di certo non è andata giù alla D’Andrea, che ha chiarito che la correttezza di una delibera è un argomento che dovrebbe interessare tutti, maggioranza e minoranza, per poter votare in modo consapevole.

Il successivo intervento del consigliere Zarone, a sostegno della D’Andrea, ha dimostrato di fatto come la minoranza consiliare sia stanca di certe dinamiche. Ed allora ecco il secondo scontro!

I «pacchi preconfezionati» che l’opposizione non digerisce più.

Ma non finisce qui, perché sul terzo punto all’Ordine del giorno, l’approvazione del regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale, la Consigliera D’Andrea ha fatto notare alla maggioranza come fosse sempre più frequente che all’attenzione della minoranza arrivassero «proposte definite, già decise nel dettaglio dalla maggioranza, «pacchetti preconfezionati» dove i consiglieri di minoranza sono chiamati solo ad alzare la mano».

In effetti, la Consigliera ha denunciato l’evidente azione della maggioranza tesa ad azzerare forme di partecipazione e confronto tra i consiglieri. La prova? Nella seduta della commissione bilancio e nella conferenza dei capigruppo non erano stati proprio trattati alcuni dei punti dell’ordine del giorno.  

Il presidente Tammaro ha tentato di giustificare la cosa affermando che «la proposta in questione non era stata portata in conferenza capigruppo», solo perché gli era stata caricata sul portale «Halley» successivamente. Un po’ quindi come a dire, forse, che: prima di quel momento non conosceva gli argomenti che avrebbero dovuto approvare… Peggio ancora, a ben riflettere.

Stèfano chiede ufficialmente «scusa» a D’andrea.

Il consigliere Stefano, a questo punto ha preso la parola affermando che «sicuramente non c’è dolo da parte della maggioranza». Di più, proprio per questa, a suo dire, assenza di dolo – ossia intenzione –  Stefano ha chiesto scusa alla Consigliera «per gli errori commessi».

In replica la Consigliera si è ritenuta d’accordo con Stéfano, affermando che non credeva neppure lei che ci dolo nella condotta della maggioranza, ma solo «mancanza di programmazione, mancata organizzazione dei lavori consiliari». Un po’ troppo per Scoglio che a questo punto s’è alzato dallo scranno allargando le braccia e rivolto a D’Andrea ha affermato: «Opinione sua».

Ecco, è qui che la maggioranza si è spacca. Evidentemente l’idea di una «disorganizzazione» nella maggioranza non era solo opinione di D’Andrea del gruppo Teano 2.0, ma anche del resto dell’opposizione presente (Zarone di Siamo Teano e Mignacco di Teano Moderata) e soprattutto di una parte della lista Scoglio. Ecco la novità.

La maggioranza si spacca, alla prova del voto.

Tre consiglieri di maggioranza si sono astenuti dalla votazione della pregiudiziale: il presidente Pasqualino Tammaro e i Consiglieri: Domenico Laurenza e Guido Zanni. È presto per parlare di «defezione» dei soldati di Scoglio? Probabilmente sì. Forse è stato solo un effetto secondario di un’ammissione di colpa, oppure semplicemente un bagno d’onestà: quella di aver compreso le ragioni che hanno mosso la consigliera (con alle spalle tutta la minoranza che ha saputo essere opposizione), a essere così critica nei confronti della maggioranza.  È qui, per la cronaca, che il Consiglio si interrompe per il malore di Zanni. Un episodio che ha segnato anche la rapida fine del terzo scontro!

Al grido «libertà è partecipazione», Scoglio alza bandiera bianca.

Quarto ed ultimo punto: indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, Aziende ed istituzioni.  

Dopo la relazione dell’argomento da parte del Sindaco, è stata sempre la consigliera D’Andrea a dare spunti e suggerimenti che a suo avviso si sarebbero potuti valutare insieme prima di elaborare il testo poi approdato in Consiglio «se solo ci fosse stata la possibilità di discuterne». Gl’indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune divisi in tre punti, mostra il fianco a una serie di osservazioni che non ammettono ragioni. Il testo è scialbo e va integrato.

È a questo punto che il sindaco si “arrende” e alza, come dire: bandiera bianca. Un merito, che gli viene riconosciuto da tutti. Finalmente, in un inedito clima di condivisione. È lui stesso, infatti, il sindaco, a condividere le riflessioni della consigliera D’Andrea e quindi, con la minoranza che giganteggia – chiedere apertamente il rinvio del punto.

Tutti d’accordo, ora si respira un senso di libertà perché ha vinto la voglia, la necessità e il diritto alla partecipazione. Una partecipazione alla Giorgio Gaber «Libertà è partecipazione»: il Consiglio comunale unanime rinvia il punto all’ordine del giorno.