Economia Politica

Teano da ridurre in un forno a microonde: spuntano tralicci telefonici dappertutto.   

Il «misterioso» fenomeno delle antenne installate sui terreni privati di ex dipendenti di aziende telefoniche.

TEANO (IL DIRETTO) – L’ esponenziale sviluppo della telefonia mobile sta facendo nascere come funghi le fantomatiche e odiate antenne per telefonia. Molti proprietari di terreno – sui quali poi si presenteranno ben raramente o dai quali si allontaneranno per sempre… – fanno a gara per farsi installare sui loro fondi le antenne telefoniche; perché fonte di reddito.

Ecco che i cittadini si dividono su due fronti. Da un lato ci sono i proprietari di terreni che pensano agli introiti che possono scaturire a fronte di una piccola cessione della propria proprietà pari a una cinquantina di metri quadrati e dall’ altro ci sono le famiglie che risiedono nelle loro vicinanze, che sono invece preoccupate per le conseguenze che le onde elettromagnetiche possono arrecare sul lungo termine alla loro salute.

Cittadini gl’uni, ma per questioni di sopravvivenza e salute, contro altri che però si muovono per ragioni economiche. Chi è pro e chi è contro. La goccia che non solo ha fatto traboccare il vaso ma ha creato un vero e proprio vespaio è stata l’antenna installata, ma non ancora ultimata, in località Carrano a Teano Scalo.

È d’obbligo precisare che la zona di Carrano è una fertile campagna della frazione Teano Scalo, con piantagioni di nocciole, pesche, mele, prugne e ciliegie, dove insistono Aziende agricole che danno da mangiare a molte famiglie e con un gruppo di case, un unico agglomerato di abitazioni in prossimità del sottopassaggio FS dove vivono una decina di famiglie.

Ecco è proprio lì che una ditta ha deciso, in accordo con il proprietario del terreno, di installare un’antenna telefonica alta circa 30 metri, in mezzo a un gruppo di case, mentre tutto intorno c’è una sconfinata campagna. È questa la prima domanda che pongono i cittadini. Tanto spazio desertico e ci installano una antenna a poche decine di metri dalle nostre abitazioni e a pochi metri dai binari?

E ci sono altri importanti particolari da aggiungere. La conferenza di servizi, quando ha provveduto a dare il via all’ iter che ha fatto nascere l’antenna, ha tenuto conto che il posto non era raggiungibile dai mezzi pesanti che hanno trasportato sul posto tutti i pezzi per l’assemblaggio dell’antenna? Qualcuno ha controllato i lavori che sono stati realizzati? Se sì, ha provveduto a verificare che il contenitore in vetroresina del contatore di energia elettrica sia installato sulla proprietà privata e non nel posto dove dovrebbe esserci la cunetta di raccolta delle acque meteoriche? E poi che fine ha fatto la cunetta? Chi dovrebbe controllare si è accorto che la cunetta non esiste più?

Ma non finisce qui.  A circa 400 metri, e precisamente a poca distanza dall’ ingresso della ex fabbrica de «La Precisa Spa» esiste un’altra antenna telefonica installata a non più di 10 metri dai binari FS.

Ma ancora non finisce qui. In località Santa Croce esiste una antenna gemella, perfettamente identica a quella di via Carrano. E queste hanno anche una ulteriore cosa in comune, non sono solo uguali nella forma, che qualcuno potrebbe definire «falloide» altri «a siringa». Entrambe – ecco il risvolto che fa riflettere – sono installate sui terreni di ex dipendenti di una nota azienda telefonica (o loro diretti familiari), ed è proprio qui che casca l’asino. Ed è qui che si sollevano notevoli quanto legittimi dubbi.

Esiste forse qualche agevolazione particolare che prevede l’installazione di antenne telefoniche sui terreni di dipendenti o ex dipendenti di aziende telefoniche? Come mai il comune di Teano non si è mai dotato di un apposito regolamento sull’installazione di antenne oppure non tenta di far valere strumenti e normative esistenti. Altri comuni, come Calvi Risorta, si sono ben dotati di Piani antenne. E lo stanno facendo rispettare. Sono state già bloccate due installazioni perchè troppo prossime alle abitazioni e proprio perchè costruire su terreni privati.

Ancora un dubbio. Si ha l’impressione che a Teano tutto sia concesso, che gli imprenditori privati, i grandi poteri, le società che gestiscono la grande partita della gestione dei rifiuti e del loro trattamento o smaltimento con immissioni in atmosfera, come pure le grandi compagnie telefoniche possano fare ogni cosa, dove e quando vogliono, senza freni, senza ostali, senza regole. Si, certo, nei primi casi citati – quelli relativi ai rifiuti – scatteranno i ricorsi, ma con quali risultai finali? Chi può garantire per l’esito voluto? Invece per le stazioni radio base a microonde non se ne parla proprio. Si fanno solo chiacchiere, sospinte da una macroscopica ignoranza in materia.

Ma queste sono impressioni esclusive di chi scrive o è la pura e l’inconfessabile verità che una massa sempre più silente di cittadini teanesi «nega senza negare», affogando il dissenso e la rabbia in un silenzio assordate? Potrebbero sfogare la loro rabbia nelle cabine elettorali. Peccato che però poi, troppi di loro, durante i porta a porta, si lasceranno convincere a votare in maniera diversa dalle intenzioni di partenza. E così: addio anche alla più che lecita «vendetta elettorale». E questa è Teano che gira in un cerchio senza uscita, minacciata dai rifiuti e pronta a trasformarsi in un forno a microonde. Meditate gente, meditate.