Ai nuovi Vigili urbani solo un «fratino». Comune in ritardo, anche con le divise.

Urge l’abbigliamento per dare la possibilità agli Agenti di rappresentare con decoro la città e l’Istituzione.
TEANO (Elio Zanni) – In piazza del Municipio e poi per le strade del centro capoluogo e delle frazioni indossando un semplice «fratino giallo»: come fossero ausiliari del traffico.
C’è stata una bella cerimonia d’ingresso pubblicizzata postuma – forse per evitare visite sgradite e presenze aliene ai «soldati della maggioranza consiliare» e più in generale ai fedelissimi dell’Amministrazione – ma poi, nel concreto, nei fatti, visitando le stanze al pianoterra del Comando, in piazza del Municipio, si sono tutti accorti di una cosa poco simpatica.
Ebbene sì, negli armadietti del Corpo vigili non c’era nemmeno una semplice tuta blu per questa particolare categoria di dipendenti comunali. Certo occorreva che qualcuno si preoccupasse anzitempo (subito dopo aver avuto certezza dei vincitori) di chiedere le taglie, confidando paesanamente che la stessa persona si fosse già preoccupata di curare l’iter della parte economico-finanziaria della vicenda.
Stiamo parlando dei neoassunti Vigili urbani, che si affiancano ai 3 già noti marescialli, ma senza divisa e indossando una semplice pettorina o casacca, o smanicato che dir si voglia. Ora Teano è dotata di 7 agenti (compreso i tre marescialli), più il Comandante.
I nuovi assunti potrebbero dare una nuova immagine alla città, ma trovandosi a Teano dove non circolano facilmente notizie, dalle mura politicamente ormai di piombo del Palazzo non filtra nemmeno un sussurro e per questo non sappiamo dire con certezza quanto durerà questo loro calvario. Toccherà al numero uno dei caschi bianchi – come prassi consolidata, ma non certo per legge – prima indagare in merito e poi spendersi con il sindaco Scoglio per assicurarsi che sia accelerate al massimo le procedure sicuramente (almeno questo è il nostro augurio) già in atto.
Sempre che il primo cittadino non lo rimandi – con tutta la cortesia del caso – alla persona che per incarico ricevuto (il solito sotto-assessorato comunale senza portafoglio…) deve o dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – occuparsi di simili cose, ossia il consigliere comunale delegato a vita senza portafoglio, di maggioranza, Domenico Laurenza.
Certo che sì, perché a questo punto non solo gli agenti, come è facile immaginare, ma l’intera città, ogni cittadino senza distinzione di orientamento politico, auspica di veder spuntare o utilizzare (dipende dalle capacità predittive che ha avuto l’Amministrazione) la somma in Bilancio per poter godere finalmente della bella vista dei nuovi «pizzardoni» sidicini in divisa in giro per la città, ed evitare assolutamente la situazione di oggi che è quella di un degradante fai-da-te.