Il Video. Agnese e Giuseppe, dispersi madre e figlio: la ricerca continua.
I due mancano all’appello dalla sera del 27 agosto, per l’ondata di maltempo abbattutasi sul Casertano.
SAN FELICE A CANCELLO / Teano & Oltre (EZ) – Altra giornata di intenso lavoro per i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta impegnati nelle ricerche di madre e figlio dispersi a San Felice a Cancello. Sul campo, anche oggi, circa 50 unità tra funzionari, personale operativo e specializzazioni. Il lavoro delle squadre di terra, degli escavatori e dei droni si è concentrato oggi, oltre che nei punti dei giorni scorsi, presso l’ultima vasca di accumulo situata nella ex cava «Giglio». Purtroppo ancora nulla dei dispersi. A San Felice a Cancello è stato messo in campo anche il cane Baila, carabiniere a quattro zampe dell’unità cinofila di stanza a Bologna: è l’unico in Italia in grado di percepire tracce di sangue e di individuare persone prive di vita.
È l’ulteriore metodo utilizzato dai soccorritori che, ormai da quasi 48 ore, stanno cercando la 74enne Agnese Milanese e il figlio 42enne Giuseppe Guadagnino; col passare del tempo le possibilità di trovarli in vita sono praticamente nulla, ma le ricerche non si fermano per restituire alla famiglia almeno i corpi e dare loro una degna sepoltura. I due sono dispersi dalla sera del 27 agosto, quando, durante l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Casertano, il loro Apecar è stato travolto da un fiume di fango e detriti mentre scendevano dalla montagna nella frazione di Talanico.
Il cane Baila è addestrato per scenari di questo tipo, può trovare corpi senza vita anche in condizioni difficili come quelle in cui, dalla serata di martedì, stanno operando Vigili del Fuoco e forze dell’ordine nel comune del Casertano. Nelle scorse ore è stato in parte ripulito il canalone dove è stato trovato l’Apecar, totalmente distrutto; questa mattina, a 500 metri dal ritrovamento della carcassa, è stato rinvenuto un altro pezzo del veicolo. Dei due corpi, invece, nessuna traccia, nonostante i soccorritori siano al lavoro con mezzi meccanici, cani molecolari e gommoni. L’altro figlio della donna, Raffaele Guadagnino, aveva raccontato i momenti di quella tragedia: era anche lui in montagna con madre e fratello, ma era sceso su un altro Apecar; i due dispersi, invece, partiti sul secondo veicolo, erano scomparsi