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Allarme acqua non potabile a Teano centro, scatta il divieto di utilizzo per uso potabile e alimentare.

Tutto con una comunicazione parziale e oscura: si parla di «esami batteriologici» evidentemente andati male, senza specificare tipo di contaminate e percentuale.

TEANO – Con una comunicazione oscura, parziale, incomprensibile e pubblicata nel tardo pomeriggio di oggi 10 ottobre 2024 il comune di Teano da oggi 10 ottobre 2024 e fino a nuova comunicazione «VIETA CAUTELATIVAMENTE L’UTILIZZO AD USO POTABILE ED ALIMENTARE DELL’ACQUA EROGATA DALLA CONDOTTA IDRICA COMUNALE NELLA ZONA DI TEANO CENTRO». Era il caso di specificare meglio molte cose, ma evidentemente i cittadini non se lo meritano. Per Teano Centro dovrebbe intendersi «Teano centro capoluogo» e quindi tutta Teano ad esclusioni delle Frazioni, ma non magari ad esclusione della prima periferia urbana. Prima periferia urbana che è servita dalla stessa rete idrica magliata – interlacciata. I Prelievi sarebbero di giorno 8 ottobre, i campioni d’acqua analizzata quindi, si presume, in giornata e con i risultati comunicati al Comune in serata o al massimo il giorno dopo. Quindi, cosa avremmo bevuto giorno 9 e oggi, giorno 10 per l’intera giornata?

Ed ecco un altro pezzo della comunicazione comunale a nostro avviso pessima e parziale: «Vista la nota prot. AslCE n. 0242253 del 10/10/2024, assunta al protocollo generale di questo ente in data 10/10/2024 al n. 0024243 con cui il Dipartimento di Prevenzione UOPC – Caserta – Distretto 14 – comunicava le risultanze degli esami batteriologici eseguiti dall’Agenzia Regionale Prevenzione Ambientale della Regione Campania sui campioni di acqua prelevati in data 08/10/2024 presso il fontanino pubblico di Sant’Antonio – TEANO».

Benissimo, anzi malissimo. Qualcuno in comune ha dunque visto la nota AslCe e conosce il tipo di contaminate che però NON VIENE specificato. E non viene specificato neanche il livello di contaminazione in percentuale. Si parla solo di «risultanze degli esami batteriologici eseguiti». Tutto il resto il cittadino non lo deve sapere? Il cittadino deve solo pagare, con un aumento dell’acqua al metro cubo che qualcuno ha già calcolato come molto prossimo al 155 per cento. A nostro giudizio si tratta di una cosa assurda e vergognosa. Per dovere di cronaca riportiamo il resto della comunicazione firmata dal sindaco Scoglio:

«Ravvisata la necessità di dover intervenire con urgenza, a tutela e salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica, mediante adozione atto di divieto dell’uso dell’acqua ai fini potabili ed alimentari relativamente alle zone servite dall’acquedotto comunale nella zona di Teano Centro; Visto l’art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000 relativo alle competenze ed ai poteri del Sindaco quale Autorità Locale in materia sanitaria; VIETA Cautelativamente l’utilizzo ad uso potabile ed alimentare dell’acqua erogata dalla condotta idrica comunale nella zona di Teano centro fino all’emanazione di successivo provvedimento di revoca. D I S P O N E Che la presente ordinanza venga resa nota alla cittadinanza mediante affissione presso i luoghi interessati e all’Albo Pretorio on line di questo Comune. Trasmettere copia del presente atto all’ASL CE – Dipartimento di Prevenzione UOPC – Caserta – Distretto 14 e all’ARPAC. AVVERTE Che, avverso il presente provvedimento, è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale Campania entro 60 giorni dalla data della pubblicazione, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione».

Una comunicazione preoccupate proprio perché, a nostro giudizio, oscura e parziale. Se proprio non si voleva entrare nel merito bastava pubblicare la comunicazione con i risultati delle analisi in allegato sull’Albo pretorio comunale. È proprio l’annichilimento nelle comunicazioni, la parzialità, l’oscurantismo che trapela da ogni scritto che può creare preoccupazione nei cittadini. Perché mai i cittadini di Teano non debbono sapere cosa l’Asl ha trovato nell’acqua di Teano? Potrebbe trattarsi di Escherichia coli, coliformi fecali (cioè traccia di cacca umana), enterococchi e persino la legionella. Tutto fino a nuova comunicazione.

Anche i commercianti di Teano si interrogano sul significato della comunicazione comunale: che fare nei bar, che fare con frutta e verdura lavata e poi venduta bagnata? Che fare in casa? SI PERCHE’ IL DIVITO RIGUARDA L’ACQUA PER USO POTABILE E USO ALIMETARE. SI DIREBBE PROPRIO CHE OLTRE NON POTERLA BERE NON LA SI POSSA NEMMENO USARE PER CUCINARE. Di sicuro non la si può bere. Preoccupa il divieto di «uso alimentare», ma com’è possibile che il batterio trovato in presenza oltre soglia nell’acqua di Teano non muoia nemmeno oltre i 100 gradi centigradi ossia a temperatura di ebollizione dell’acqua? Ma di che si tratta di un batterio venuto da Marte? Il Comune non lo dice. Saper amministrare significa anche preoccuparsi della chiarezza e della completezza dell’informazione, delle domande che possono porsi i cittadini utenti tartassati. Lasciamo anche su questo il giudizio finale aperto ai cittadini lettori. Ma dalle voci di ritorno sui nostri social appaiono sempre più da pollice verso e la bocciatura sembra il minimo.