«Spostata» la data dello Storico Incontro: Teano trascinata fuori dal tempo e dalla Storia. Il «nonsense» del 25 ottobre.
La data sancisce il distacco dell’amministrazione dalla società civile e dalla realtà. Le bacchettate sui social.
TEANO (Elio Zanni) – A Teano la storica ricorrenza del 26 ottobre è stata traslata a ieri 25 ottobre 2024. Il Comune di Teano e la sua amministrazione hanno stravolto il calendario e messo in programma un solo giorno di attività per ricordare la Stretta di mano tra il Generale Giuseppe Garibaldi e re Vittorio Emanuele II: un corteo di studenti e una corona di alloro. Come farebbe solo un Comune listato a lutto. Gli amministratori pubblici di maggioranza, di «motu proprio» credendosi, forse, i padroni dell’Universo, spostano all’indietro le lancette del tempo di un giorno, facendo coincidere la 164esima ricorrenza a ieri, 25 ottobre, invece che a oggi: 26 ottobre 2024. Per oggi è programmata una conferenza con tematiche europee, difficile se non impossibile trovare delle strette attinenze con l’evento stesso dello Storico Incontro di Teano da tutelare. Si spera in qualche accenno, ma niente di più. Campo libero dunque, a chi, a giudizio diffuso e informato, pur non avendone titolo sta facendo dell’Incontro di Garibaldi un proprio marchio di riconoscimento, un «brand» di rilevanza nazionale attaccato a un nome di città: Vairano Patenora.
Scudi di cartone per difendersi dalle critiche
E dagli immancabili post al curaro, sparati a raffica sulle pagine Facebook dai leoni da tastiera del gruppo di maggioranza (ormai si stenta a credere che possa essere lo stesso sindaco Scoglio, da solo, a rintuzzare tutte le critiche bollate come polemiche) contro ogni e qualsiasi persona che osi anche produrre un flebile mugugno, accennare a una frase di dissenso, anche ingenua, anche costruttiva. Per l’occasione dell’Incontro anticipato, pare chiaro che si siano anche attrezzati con degli scudi di parole, una serie di fragili motivazioni. Qualche esempio: la manifestazione si tiene il giorno 25 per favorire la partecipazione delle scuole. Un’ammissione d’incapacità totale politico-organizzativa a nostro giudizio puntualmente smentita dalla vicina città di Vairano Patenora e dal dinamico Sindaco Stanislao Supino che certo non ne ha fatto problemi di questa coincidenza con i ragazzi delle scuole da portare in corteo. Come? Organizzando, tra l’altro, ben tre giorni di fitte attività storico-culturali; tutte attinenti al tema dello Storico Incontro di Vairano; naturalmente.
Non servivano soldi, ma idee e un dialogo con le associazioni
Secondo scudo di cartone anti-critiche, inutile e politicamente infantile e autolesionistico l’affermazione: non ci sono soldi. Il Comune di Teano è in bolletta, è alla canna del gas. A parte che ci sarebbero sempre le congrue indennità degli assessori – tutti professionisti – dalle quali è sempre possibile attingere euro. Ma poi, chi l’ha detto che occorrevano ingenti somme di denaro per dare un briciolo di dignità in più alle ricorrenze garibaldine di Teano del 2024? Quello che serve per fare grande una manifestazione non sono i fuochi d’artificio ma la partecipazione del popolo. Sempre che la distanza tra l’amministrazione Scoglio e la città non sia già incolmabile bastava uno straccio di idea e un po’ di buona volontà in più, per esempio, da parte dell’assessora Maddalena Bovenzi. L’assessora esterna, a tempo debito – magari con l’aiuto dei tantissimi consiglieri – avrebbe potuto chiamare all’appello le oltre 70 associazioni socio-culturali-ricreative-sportive, religiose, bocciofile, giocatori di carte, le ottime Proloco – ottime senza ironia – e chi più ne ha più ne metta che esistono in città e nelle frazioni per buttare giù qualcosa di discreto, di dignitoso, di partecipato.
Nessun Presidente di associazione o comitato avrebbe detto di no. Si afferma qui ad ALTA VOCE, delle numerose esperienze vissute in prima persona nelle associazioni, da creatore di associazioni, che nessuno si sarebbe tirato indietro di fronte al proprio Comune che chiede una mano di aiuto. E invece neanche questo. Ma il sindaco con la sua «scienza infusa», che lo porta a dire «tutti sanno chi sono io e chi sei tu» lo sa oppure no che se il popolo non lo segue è come se avesse perso postumo le elezioni? Bisognava avere il coraggio del coinvolgimento. Questa è la verità. Certo non ne sarebbe venuta fuori una manifestazione scintillante, fantasmagorica, ma è sempre meglio un matrimonio fatto in casa che un divorzio con la Storia; sicuramente. L’amministrazione Scoglio ha dimostrato di non sapersi rapportare nemmeno con le associazioni. Sono tutti rapporti con la Società civile che ci sovvengono come drammaticamente interrotti. Tutto sulla falsariga di quanto è in atto anche con la cosiddetta «Stampa ostile» alla quale si vorrebbe per forza attribuire una parzialità di giudizio pur di non ammettere che racconta, invece, la cruda realtà di una cittadella arroccata a palazzo San Francesco e una città che procede al passo del gambero: a marcia indietro.
l’arroganza corre sui social
Dunque le manifestazioni del 26 ottobre 2024 si potevano tenere, avrebbero potute essere organizzate. Ma per fare questo avremmo dovuto essere dotati, nella stanza dei bottoni, di un sindaco munito, forse, di un differente tasso di tolleranza politica verso il prossimo suo, di una capacità di ascolto nei confronti di chi manifesta idee diverse dalle sue. Un primo cittadino con un grado differente di umiltà politica, di consapevolezza dei propri limiti come tutti gli umani. Capace di dire, ricorrendone le condizioni: ho sbagliato, ragazzi. Tutti sentimenti che in un sindaco – in qualsiasi sindaco – ne attutiscono l’arroganza politica, quando questa è innata, connaturata, dimostrata, esercitata. E invece, lo si nota cavalcare Internet giorno e notte, come un cavaliere del web lo si legge rintuzzare furente tutto e tutti sui vari social. Impiegando ore e ore, pagate da quei poveri fessi dei cittadini contribuenti, per rastrellare la rete a caccia di dissenzienti da bacchettare. Lo si sente appellarsi a problemi di Bilancio comunale dimenticandosi degli sprechi che ancora non è riuscito ad abbattere. A parte le utilissime schermaglie con il cittadino A.L. e un caro lettore di teanoce.it e non solo P.V. (una delle persone più educate e squisite di Teano), un professionista del suo lavoro tacciato, suo malgrado, di non essere mai stato visto – pensate un pò che vista da falco e che memoria – alle precedenti manifestazioni garibaldine, ebbene: ho potuto sperimentare personalmente e in più di un’occasione questa intolleranza del sindaco Scoglio verso l’altrui pensiero, in questo caso verso il sottoscritto. Per fortuna così non possiamo dire dei suoi assessori e consiglieri: dialoganti, cortesi e gentili. Almeno fino a questo momento.
L’occasione perduta: cancellare una vergogna
Sempre per mancanza di coraggio e umiltà, a mio avviso personale e giudizio politico, gli amministratori del gruppo Scoglio hanno perso anche l’occasione buona per strappare platealmente, davanti a tutti, quel vergognoso documento scellerato col quale fu, di fatto, venduto nel 2023 a Vairano il primato dell’Incontro. Ricordiamone il testo: «… relativamente ai seguenti fatti storici: Incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II avvenuto nei comuni di Teano e Vairano Patenora il 26 ottobre 1860». Immaginate un palco naturale – la Casina – e Scoglio contornato dalla Giunta che alza quel documento per aria e dice: «Cittadini, popolo di Teano. Un anno fa facemmo un grande errore di cui oggi, 26 ottobre 2024, facciamo ammenda». Frish, frish: documento strappato. Applausi a scena aperta, una quasi apoteosi in vita e persino titoli di giornali, stavolta meritatamente a favore.
Concludendo, ci viene solo in mente il collega Pasquale di Benedetto. Egli, quando raccolse le pagine del suo opuscolo «La notte del Monumento» non poteva sapere, non poteva immaginare nemmeno lontanamente che la vera notte del Monumento, il buio totale non solo per il Monumento ma anche per il senso stesso dell’Incontro e politicamente per la città che non sa difendere la sua Storia, doveva ancora venire: il 26 ottobre 2024: anzi il 25 ottobre.