«Polo scolastico sidicino? Meglio tardi che mai», scatta l’operazione memoria dell’ex sindaco D’Andrea. INDIGNATO.

Parliamo di gennaio 2020, sono passati 5 anni dal progetto di fattibilità che risulterebbe perfezionato in termini economici e finanziari.
TEANO (ELIO ZANNI) – Polo scolastico a Teano? Bene, benissimo. «Come dice il proverbio: meglio tardi che mai». Lo ha dichiarato stamattina 2 febbraio 2025, al nostro giornale, l’ex sindaco di Teano Dino D’Andrea che facendo due conti facili-facili con il palmo di una sola mano e nessuno sforzo di memoria ricorda che si tratta di «un progetto nato 5 anni fa». Quindi, aggiungiamo noi, come progetto originale di fattibilità che risulterebbe – salvo omissioni, sviste e cose a noi non note – già perfezionato in termini economici e finanziari con la sua amministrazione e prima del fenomeno pandemico Covid-19. Scavando nelle carte, per fortuna in formato digitale, scopriamo anche che a occuparsene personalmente, per gli adempimenti strettamente attinenti al suo ruolo di amministratore pubblico del momento, fu la consigliera comunale, Maria Paola D’Andrea, attualmente capogruppo di minoranza di Teano 4.0.
Smemorati al potere
Questo elemento di memoria è appena giusto che sia aggiunto, visto che a Teano ai cambi di amministrazione, nei nuovi eletti manca proprio il senso del rispetto verso i predecessori che, in cambio, ricevono solo continue accuse per inefficienze politiche. La continuità amministrativa: questa sconosciuta. Fa piacere a tutti, si diceva, il nuovo polo scolastico, l’asilo nido della traversa di via Luigi Sturzo fatto costruire quando a palazzo San Francesco c’era il professore: il sindaco Mario Toscano. Anche questo andava detto e va ricordato, in onore di chi ha cercato di fare davvero qualcosa di utile per Teano. Le stesse cose che poi le amministrazioni successive non si sono curate di portare avanti.
Il «teanocentrismo» scolastico
E ora si parla di nuovo polo scolastico, dei personaggi e dei fortunatissimi professionisti locali baciati dagli incarichi. Ma occorre anche sottolineare – e questo è un compito che spetterebbe una volta tanto alle forze di minoranza consiliare – che ci troviamo al cospetto di un nuovo caso di sviluppo «teanocentrico» rispetto alla situazione di spoliazione progressiva di plessi che vivono le frazioni. Mentre giacciono nei polverosi archivi dei deliberati consiliari e di Giunta precise indicazioni, indirizzi politici e progettualità ATTI MAI ANNULLATI E QUINDI ANCORA VALDI che vedono, in fatto di scuole ed edilizia pubblica, il coinvolgimento e non l’abbandono delle frazioni di Teano. Fare qualcosa anche per le frazioni: questa si che sarebbe stata una innovazione.
La sindrome del Marchese del Grillo colpisce ancora
Ma con chi parlarne se non con i nostri lettori, di fronte a Consigli comunali sempre più rari, di fronte alla totale incomunicabilità di questi amministratori di maggioranza verso chi non intende tesserne le lodi per fatti di normale amministrazione? Con chi parlarne, considerando la dura realtà di un sindaco che nelle comunicazioni di fatti che riguardano l’intera collettività prima «brucia le notizie» trasformandole in soggettiva propaganda politica e poi promette di parlarne in un secondo momento pubblico e in ambito e pubblico e collettivo. Dove magari, non si sa mai, ci scappa anche una bella intervista compiacente. Le notizie, egregio sindaco Scoglio, ci consenta: si danno durante i momenti pubblici – convegni, dibattiti, conferenze stampa – e non dopo averle ampiamente diffuse magari cariche di giudizi unilaterali, omissioni di continuità amministrativa e piene di interpretazioni personali.
Ed ecco uno stralcio del progetto di polo scolastico a Teano datato 2020…




