Vigili urbani, custodi della città o «braccio armato»? Un dubbio inaccettabile.

Giusto sanzionare automobilisti indisciplinati, ma senza eccezioni. Ne va dalla fiducia dei cittadini.

TEANO (Fausto Stavolone) – La figura del vigile urbano ha da sempre rappresentato un punto di riferimento per la comunità: un custode dell’ordine pubblico, un alleato nella gestione del traffico ed un supporto per garantire il rispetto delle regole della città.
Tuttavia, alcune recenti dinamiche hanno sollevato alcune perplessità riguardo ad un possibile squilibrio nel ruolo dei vigili urbani, che, a volte, sembrano agire sempre più come «braccio armato» di taluni commercianti che mal sopportano la presenza di veicoli nelle adiacenze dei propri esercizi, soprattutto quando questi non appartengono a loro clienti.
Il caso dell’incrocio Via Sturzo-Viale Santa Reparata
Accade così che, ad esempio, nei pressi dell’incrocio tra Via Don Luigi Sturzo e la SP111 (viale Santa Reparata) dei Vigili, chiamati per l’occasione, sanzionino le vetture parcheggiate dinanzi un negozio di articoli per la casa dimenticando quelle posteggiate sullo stop e lungo i lati della strada dove, in assenza di parcheggi regolarmente segnalati dal Comune, la sosta «selvaggia» riduce oltretutto la careggiata.
Non vi sono dubbi sulla necessità di sanzionare i comportamenti scorretti ma è legittimo il disappunto di chi, subendo od assistendo tale modo di agire, si interroga sul senso di giustizia e la mancanza di equilibrio che potrebbero riguardare taluni dipendenti comunali.
Chi scrive ritiene giusto e doveroso sanzionare gli automobilisti indisciplinati, ma al contempo è convinto che non si possa prescindere dall’equità di trattamento, diversamente i cittadini potrebbero convincersi che le Istituzioni non lavorino per il loro bene ma per tutelare interessi privati.
Sanzionare è giusto, ma senza eccezioni e dimenticanze
Sull’argomento credo sia opportuno che il Sindaco indirizzi e sensibilizzi gli operatori, diverse sono le segnalazioni; i vigili urbani sono un pilastro fondamentale della vita cittadina ed il loro operato deve essere percepito come equo ed imparziale. Non deve passare l’idea che possano essere il «braccio armato» per specifici interessi, ma giù questo rischio è motivo di preoccupazione e la cosa merita una riflessione approfondita dal momento che dovrebbero essere chiaro da ogni loro azione che, invece, sono al servizio dell’intera comunità. Sanzionare le condotte «contra legem» è giusto, ma non deve accadere fomentando il sospetto che avvenga su «mandato», ma senza eccezioni di sorta ed anche nei giorni festivi!