«Qui l’acqua non arriva più»: Cappelle, Fontanelle e San Giuliano dimenticate…

La carenza idrica perpetua tormenta tre frazioni nell’indifferenza o nell’incapacità politica. Gli anni passano, tra promesse vane e interventi inutili.
TEANO – In un angolo della Campania, a pochi chilometri dal centro di Teano, c’è chi comincia la giornata facendo i conti non con le bollette o il traffico, ma con l’assenza di acqua. Succede a Fontanelle, Cappelle e San Giuliano, tre frazioni unite dallo stesso disagio: rubinetti a secco, serbatoi vuoti e promesse politiche evaporate da tempo.
Siamo a maggio, ma sembra già luglio. Le prime avvisaglie della crisi idrica sono cominciate con l’aumento delle temperature. L’unico pozzo disponibile – quello di Fontanelle – continua a servire anche le altre due frazioni, ma non basta più. Una volta, quando le famiglie erano molte di più, l’acqua scorreva regolarmente. Oggi, con meno abitanti, l’insufficienza è la nuova normalità.
I motivi? Sempre gli stessi. Una rete obsoleta, piena di falle. Perdite ovunque. Forse anche qualche collegamento irregolare. E nessun controllo. L’acqua si disperde lungo tubature mai rinnovate, mentre le famiglie aspettano invano.
«Non è possibile vivere così nel 2025», dicono gli abitanti. «Ogni estate si ripete la stessa storia, ma nessuno fa nulla. Abbiamo segnalato, protestato, ma tutto resta fermo». Nessuna amministrazione, nel corso degli anni, ha mai davvero affrontato la questione. Qualche sopralluogo, qualche camion cisterna d’emergenza, poi il silenzio. Ma il problema rimane. E peggiora. Ora i cittadini chiedono un intervento urgente: una nuova rete, trasparenza sui consumi e un monitoraggio efficace. Perché l’acqua non è solo una risorsa: è dignità. E Fontanelle, Cappelle e San Giuliano meritano di essere ascoltate