Un Articolo «Giornalisticamente Onesto».

Proviamo a cambiare l’ordine delle cose e sulle orme di Petronio, a rinnegare la nostra idea di giornalismo.
TEANO (teanoce.it scrivete a retenews24@gmail.com oppure a redazione.teanoce@gmail.com) – Qualche giorno fa mentre passeggiavamo per le strade della città abbiamo avuto la straordinaria fortuna, per una di quelle strane coincidenze che la vita ci offre, di imbatterci nel Sindaco di Teano, avv. Giovanni Scoglio, il quale ci ha accolto con parole per noi scioccanti. Parole, frasi, tese, a nostro avviso, a mettere in dubbio la nostra integrità giornalistica, l’effettiva aderenza assoluta ai fatti nelle nostre pubblicazioni politiche su teanoce.it. Ora, di critica viviamo, ma quelle dell’altro giorno, per noi, non erano critiche ma accuse; che non ci sono proprio piaciute. E non ci piacciono le frasi urlate (frutto poi di una evidente insofferenza alle opinioni altrui) in pubblica piazza, dirette a una singola persona ma giocoforza, imprescindibilmente, a un intero Giornale, nella fattispecie: teanoce.it.
E anche perchè, come ben sanno i nostri lettori più attenti, è proprio l’onestà giornalistica la strada maestra, linea guida editoriale della nostra informazione. Un lavoro che procede su due binari: i fatti e le opinioni. Certo non produciamo articoli di comodo, non facciamo le cosiddette «marchette» giornalistiche, non facciamo passare per fatti eccezionali, per imprese straordinarie, per miracoli amministrativi, la normale gestione dell’Ente; e spesso, manca anche quella. Insomma, non siamo asserviti ai potenti di turno. Di nessun turno. Ma deve essere proprio questo ostinato anelito all’indipendenza della Redazione, a irritare così tanto il politico locale.
Presente al triste e occasionale faccia a faccia, il mio amico dott. La Milza di Teano. Altri amici e conoscenti «auscultavano» a distanza. Il Sindaco ha avuto anche la magnanimità di renderci edotti – stimolato dal mio amico – per quanto riguarda il Puc (Piano urbanistico comunale) e di informarci – in buona sostanza – che: se il Puc sarà approvato rapidamente sarà solo ed esclusivamente merito suo e dei suoi collaboratori, mentre se non ci dovesse riuscire sarebbe solo ed esclusivamente colpa di tutti quanti lo hanno preceduto. Non ci sbagliamo affatto se diciamo di aver sentito esprimergli lo stesso sconcertante concetto, anche durante l’ultimo Consiglio comunale.
Non contento, continuando nelle sue «esternazioni», ha tentato di farci intendere (e non è la prima volta, sempre durante incontri occasionali) che non è assolutamente necessario che nei nostri articoli si faccia riferimento – per esempio – ai legami parentali ed amicali degli amministratori e quelle che chiamiamo «famiglie politiche», ritenendo, forse, a suo dire, che trattasi di dettagli non utili in un articolo di stampa. Ora, è inutile dire che non abbiamo digerito l’accusa – declamata a voce alta di pseudo disonestà giornalistica nell’elaborazione di articoli politici. Pertanto, oltre a replicare lì, su due piedi (ma pacatamente, noi…), abbiamo anche e soprattutto deciso, complice, forse, la calura di questi giorni, di fare un articolo che possa essere finalmente gradito al nostro Sindaco. Con una premessa: parliamo sempre e solo della figura del Sindaco e mai della Persona fisica. Probabilmente sarà l’unico articolo «giornalisticamente onesto» che riusciremo a fare; chissà. Tutto dipenderà anche dal gradimento che riserverete, come lettori, a questo lavoro sperimentale indegnamente condotto sulle orme del grande Gaio Petronio Arbitro e ispirandoci alla sua celeberrima opera maxima. L’obiettivo è di pubblica utilità e forse solo illusorio: tentare di far scendere coi piedi per terra l’amministratore numero uno, almeno allo stesso livello degli amministrati.
Perciò, in questo pezzo – non ce ne vogliate – non troverete alcuna critica nei confronti del Sindaco Scoglio che ci ha ampiamente dimostrato (ma da sempre e non solo nella fatidica mattina in parola) , che mal digerisce le critiche, che semmai veramente dovesse essere un uomo di sinistra, sarebbe sicuramente un comunista russo, di una sinistra radicale e dittatoriale, favorevole alla censura della stampa e magari anche al confino, alla prigione e all’esilio, per chi non si attiene alle logiche e alle regole imposte al regime socialista- sovietico. Pertanto, come già anticipato non faremo alcuna critica al suo operato quale sindaco della città, men che meno faremo accenni a legami di parentela, di amicizia e ad alcun legame politico dello stesso. Saremo «giornalisticamente onesti» secondo le logiche del sindaco di Teano… Dopo questa doverosa premessa e scusandoci sin d’ora se questo articolo dovesse risultare in qualche modo, politicamente parlando, noioso per i nostri consueti lettori diamo ora il via al pezzo vero e proprio.
Il sindaco Scoglio è bello. Il Sindaco Scoglio è intelligente, colto e raffinato, un vero gentleman. Lui non sbaglia mai. Osannato in ogni dove. Ce lo invidiano sia in Italia che all’estero. È il miglior Sindaco del mondo. La stessa città di New York si dice che lo vorrebbe sindaco. Nessun Sindaco della città di Teano che lo ha preceduto era degno di fregiarsi dello stesso titolo. Se non ci fosse stato, lo si sarebbe dovuto inventare. Egli non amministra, governa. Il presidente Mattarella ha sbagliato quando non lo ha chiamato al Quirinale a formare il suo governo. Il Sindaco Scoglio ci dimostra quotidianamente che le cose che si possono fare con cinque assessori si riesce a farle benissimo con quattro. Non lo nomina perché è superfluo. Sarebbe solo una spesa inutile per le casse del nostro comune. Il Sindaco Scoglio è la salvezza della nostra città, «il nostro messia». Non dobbiamo produrre articoli sui danni al decoro urbano arrecati dai lavori per la posa della fibra ottica, sarebbero sibillini, perchè se quelli della fibra tagliano le strade appena asfaltate della città non è colpa sua, perché lui non lo sapeva.
Abbiamo già detto che è bello? E non è solo bello perché se fosse solo bello sarebbe poca cosa, ma è anche il più intelligente e poi è alto. Quanto è alto. Quando cammina per strada la terra trema e i lampioni si inchinano al suo passaggio. E poi guida da dio e parcheggia anche meglio. Come parcheggia bene…Proprio dove, ostinato, c’era una fermata a tempo e ora non c’è più.
Il Sindaco Scoglio si dice che abbia rinunciato ad una brillante carriera da principe del foro nella capitale, perché il senso del dovere gli ha imposto di correre in aiuto della nostra città. Egli è il faro nell’oscurità per ogni sidicino. Il Sindaco Scoglio non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo e se all’ora prestabilita non è ancora arrivato è solo perché è stato trattenuto.
Il Sindaco Scoglio raramente partecipa alle manifestazioni o alle funzioni religiose per pudore e perché, giorno e notte, lavora al benessere dei suoi concittadini. Egli, non urla. Non è mai scortese o ineducato. Egli è sempre impegnato ad educare i cittadini. Con multe e ammende varie. Che Dio ce lo preservi però, forte e in salute. E tornando a noi: che il grande Petronio ci perdoni se, per una volta, abbiamo tentato di imitarlo e forse non ci siamo nemmeno riusciti. Ma, forse, ci riproveremo. Soprattutto se noteremo un apprezzamento del nostro lavoro di critica politica, che rappresenta per noi il lievito madre dell’attività di ogni Gionale che si rispetti.