Blitz al Mercato: cronache di una gestione tra eroi del Covid 19 e recenti distrazioni.

Non chi o che ha fatto scattare i controlli di sabato 10 maggio per i quali ci rimette l’immagine della città?
TEANO (L.P. sigla depositata teanoce.it) – Questo non è un racconto enciclopedico e quindi globale e definitivo, ma è la storia minima e recente del mercato settimanale del sabato mattina di Teano. Storia che possiamo far risalire ad appena l’anno 2020, allorquando venivano sospese tutte le attività commerciali, causa pandemia per virus Covid-19. Ricordate?
C’erra una volta, la «Task force» mercatale
Sin da subito il Sindaco di allora, dott. Dino D’Andrea, e l’assessore al Commercio, avv. Maria Paola D’Andrea, si misero in moto per cercare di risolvere il problema: il blocco totale del tradizionale e utile mercato di Teano. Fu per questo creato un gruppo che tutti vollero definire «task force», composto da 4 Ingegneri affiancati dal Comandante della Polizia Municipale, e dall’ing. Fabio Maria Passaretti dell’Area Tecnica, e con il Coordinatore della Protezione Civile Nicola Faella. Il team funzionò: si iniziò con le prime aperture del settore alimentare, per poi terminare con l’organizzazione completa. Vi risparmiamo i particolari, ma una cosa vi deve restare in mente: nonostante il «pandemonio della pandemia» quel gruppo di volontari, quella Amministrazione comunale, riuscì a far funzionare il mercato nella sua piena legalità.
E senza abbandonarlo più. Infatti, tutti i giorni e per tre anni, tutti erano impegnati nel controllo del rispetto dei vari Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) relativi all’emergenza in corso. Controlli serrati sin dalle prime ore dell’alba e sino al termine delle operazioni di vendita. Anche in questo caso non sono mancati esposti per violazioni di norme: ma andarono tutti in fumo, grazie ai controlli settimanali e preventivi. Chiaro?
Il Comune fu commissariato, ma il Mercato no!
Ma, nel frattempo arriva il momento di attuare il nuovo Regolamento Regionale del 2020 che prevedeva le nuove disposizioni delle aree mercatali. Anche lo storico mercato sidicino dovette, giustamente, adeguarsi. Il 23 dicembre del 2021, per «ragioni personali», si dimette il sindaco D’Andrea. Il Comune di Teano passa nelle mani del Commissario prefettizio Vincenzo Lubrano, fino alle successive elezioni amministrative locali. Ad aprile 2022 fu dichiarata terminata l’emergenza Covid e pertanto fu chiesto al Commissario prefettizio e al Segretario generale una proroga per l’adeguamento delle aree mercatali con le nuove disposizioni della Legge regionale. Ebbene, anche in questa situazione si provvide, a Teano, a portare avanti questo adempimento. La proroga recava come termine ultimo il mese di giugno 2022.
I passaggi di mano: D’Andrea – Lubrano – Scoglio
Il 12 giugno 2022 i cittadini di Teano furono chiamati alle urne e fu eletto sindaco Giovanni Scoglio. Tutte le persone interessate alla sorveglianza del mercato e all’allineamento alle leggi sanitarie e amministrative avevano ben fatto il loro lavoro e riuscirono, nei tempi previsti, a lasciare al sindaco Scoglio un mercato nel rispetto delle Leggi. E qui arriva il bello: tutto azzerato. Non si sentì più parlare di nessun team di volontari. Nessun ordine di servizio specifico raggiunse mai il Comando Vigili. Dal giugno 2022 ad oggi nessun controllo. Dice una nota frase attribuita a Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. Ebbene, proprio utilizzando questa frase e seppur il Comune di Teano si sia dotato di tanti nuovi Vigili Urbani (preposti ai controlli preventivi), è praticamente impossibile non arrivare alla conclusione che per il Mercato di Teano si sia arrivati al limite massimo di oggi, di incontrollabilità e insopportabilità.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso
Infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la presenza di un pescivendolo ambulante con alimenti ittici esposti all’aperto su un improvvisato supporto, il quale permaneva su via Giuseppe Garibaldi, nel bel mezzo del mercato, anche dopo il regolare passaggio dei Vigili urbani. Questo ha fatto, giustamente, legittimamente, pensare che fosse dotato di altrettanto regolare permesso rilasciato dagli Uffici comunali preposti. E anche che i Vigili ne fossero informati…
In ogni modo: la strana presenza ha scatenato la protesta di qualche commerciante il quale, con l’ausilio dell’Associazione locale di categoria, ha fatto notare che l’autorizzazione (che tutti credevano esistere) non avrebbe dovuto essere concessa in quelle condizioni logistiche alla luce delle leggi in materia di alimenti – tipo carne fresca – e della loro vendita al pubblico. Non si poteva pensare diversamente e agire in altro modo, vista anche l’assenza totale dall’Albo pretorio online comunale e sul sito «Impresa in un giorno» di questa particolare circostanza, magari dovuto a un ritardo di pubblicazione; come hanno pensato tutti.
La verità dietro lo scandaloso blitz
Chi ha fatto scattare i controlli Asl Caserta di sabato scorso 10 maggio? Certamente non chi solleva le questioni, quanto piuttosto chi le provoca per distrazione o negligenza. Chi ha provocato poi tanti problemi, soprattutto d’immagine, al Mercato? Certamente non chi solleva le questioni, ma chi le provoca per distrazione o negligenza. Ci sarebbe dunque da chiedersi non chi, ma cosa ha fatto scattare i controlli e perché qualche commerciante ha avuto grossi problemi. Si poteva evitare tutto questo? È nostra ferma opinione che raccontando le cose anche solo così, cronologicamente, non serva fare nomi, perché questi vengono in mente da soli. In ogni caso, è opinione comune (e anche nostra) che predisponendo maggiori controlli e verifiche da parte dei Vigili si sarebbero potute evitare la maggior parte di queste «tarantelle».