Il Video. Lavori Fibra Ottica, altro tubo tranciato. Ma chi paga per tutta l’acqua sprecata, per il danno alla rete e la sospensione a sorpresa del servizio?

Ripetuti guasti e riparazioni rovinano ancora di più il sistema idrico. Si apre poi la questione della sospensione del sevizio pubblico di erogazione.
TEANO (EZ) – Maledizione! Quelli della fibra ottica colpiscono ancora: un altro tubo tranciato, centinaia di metri cubi di acqua potabile (o chissà quanti) sprecati e l’ennesima riparazione. E stavolta hanno aumentato il carico: ci risulta che MOLTISSIMI residenti sul rettilineo di Santa Reparata siano e in particolar nella terza traversa rimasti senz’acqua. Alle 14 di oggi, 20 maggio 2025, infatti, un cittadino infuriato ci segnalava: «rubinetti di casa a secco».
La novità, gradita, è la vista sul luogo dei fatti di un impiegato dell’Ufficio tecnico del comune di Teano e persino di una pattuglia di Carabinieri. In tarda mattinata, poi, ci viene segnalato l’arrivo sul posto di una ditta di Teano, chiamata per la riparazione. Segno evidente che la società al lavoro per la posa della fibra non disporrebbe di un servizio proprio o, in subordine, di una ditta convenzionata per gli interventi rapidi di riparazione.
Si obiettava – questo ci giunge come voci del posto – che la rete idrica di Teano e soprattutto gli allacci privati alla condotta principale risultano posati a profondità non standard e non rispondenti alle più recenti normative in materia di sottoservizi pubblici e privati. Non sappiamo chi abbia fatto una simile affermazione che, se anche corrispondesse a verità almeno per taluni casi, non tiene conto del fatto che la rete idrica di Teano può essere tranquillamente definita vecchia, se non addirittura antica. Non essendo stata posata in questi giorni e neppure in questi anni, come si può pretendere che sia posata a profondità standard, ossia da 1 m a 1,20 m e nelle grandi città anche a 1,50 m?
In questi casi, invece, spetta proprio alla ditta di scavo fare attenzione alla rete, agli allacciamenti (nel migliore dei casi realizzati in polietilene) con un’opera di ricerca tramite georadar o, in modo più semplice – ma con risultati non meno efficaci – un’indagine sul posto interpellando i proprietari delle abitazioni ricadenti nell’area di scavo e anche con delle semplici triangolazioni con i punti di consegna (i contatori dell’acqua) e la rete principale, sia essa dorsale di avvicinamento o di servizio.
Quando non si opera in questo modo si arrecano danni alla rete cittadina, ai cittadini, al Comune subente e persino alla ditta stessa per cui si lavora, in ragione dei tempi di fermo del cantiere.
Il deterrente sarebbe uno solo: le sanzioni, per i danni alla rete, per lo spreco di acqua potabile (quantizzabile con un rapido calcolo tra diametro del foro di efflusso, tempo e pressione di esercizio) e la sospensione del servizio di erogazione con i relativi disagi arrecati ai cittadini.
Un miracolo di civiltà, di educazione e di esempio, che non mi pare si stia verificando a Teano. Il cittadino residente che ci ha invito il video, uno dei tanti che ha subito il disagio e che interpreta il fatto come similare a una interruzione di pubblico servizio, promette di informare tutte le autorità competenti.