Cronaca bianca

Batteri Coliformi nell’Acqua di San Marco (Teano): Scatta il Divieto di Utilizzo.

Trattasi di Contaminazione Fecale. Ordinanza Immediata per la Tutela della Salute Pubblica.

TEANO (EZ) – «Presenza di “batteri coliformi” nell’acqua prelevata alle fontanine pubbliche di San Marco, frazione di Teano». Vedremo se il Comune manderà delle autobotti o risarcirà i cittadini per l’acquisto di acqua in bottiglie. Vedremo se applicherà delle decurtazioni sulle sfogliatelle già emesse o sulle prossime salatissime bollette in arrivo. Intanto: scatta il divieto di utilizzo dell’acqua potabile. Tutto oggi, 11 giugno 2025, stando alle date riportate: la comunicazione del Dipartimento di Prevenzione UOPC – Caserta – Distretto 14 e subito l’Ordinanza di divieto. Molto meglio dell’ultima volta, in fatto di tempestività d’intervento, quando l’emergenza riguardava Teano centro. Ecco a cosa servono le critiche politiche di teanoce.it…

Stavolta il problema emerge a San Marco, la più popolosa frazione di Teano; circa 600 abitanti che adesso si troveranno ad avere a che fare con i «batteri coliformi», alcuni dei quali – come indica una vasta letteratura – si trovano comunemente nell’intestino umano e degli animali, e sono considerati un indicatore di contaminazione fecale nell’acqua. La presenza di coliformi nell’acqua, soprattutto specie come Escherichia coli (E. coli), indica che l’acqua potrebbe essere stata contaminata da feci.

Una specifica ordinanza sindacale – la N. 55 DEL 11-06-2025 – parla di «divieto cautelativo ad uso potabile e alimentare». Pensiamo che si poteva essere anche più incisivi e parlare direttamente di «opportuna proibizione» senza indugiare troppo sui termini. Anche perché «l’ingestione di acqua o alimenti contaminati da coliformi può causare disturbi gastrointestinali come diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. In alcuni casi, possono causare infezioni più gravi, come polmonite o infezioni del tratto urinario».

Come sono finiti i batteri delle feci umane o animali nella rete pubblica di acqua potabile è abbastanza facile immaginarlo: se il flusso dell’acqua viene interrotto per un qualsivoglia motivo e nella rete sono presenti fori, dalle stesse falle per effetto risucchio nei tratti in discesa entrerà in rete tutto ciò che si trova sotto terra: fango, melma, escrementi. Ci sono tanti metodi per prevenire tali deleteri fenomeni, ma chi scrive non ne ha mai visto adottare nessuno a Teano.

L’altro motivo della presenza di batteri coliformi nell’acqua potrebbe attenere difetti di clorazione, ossia difetti nel processo di trattamento. I serbatoi dovrebbero essere dotati – il condizionale è d’obbligo – di cloratori automatici televigilati. Ma a Teano questa è pura teoria. Il sistema di distribuzione dell’acqua potabile è fermo a decenni fa e sulla rete si è sempre operato alla meno peggio; e questo è dimostrabilissimo in tutte le sedi. E questi sono i risultati.

L’ordinanza di oggi dispone «tutti gli accertamenti tecnici di competenza per la verifica delle cause che hanno determinato la non conformità microbiologica e adotti tutti i provvedimenti opportuni per la risoluzione della problematica in questione, disponendo la sanificazione immediata del tratto di rete interessato e garantendo che la clorazione sia portata ai livelli previsti per le acque destinate al consumo umano».