Curiosità Politica

ESCLUSIVA: il Comando Vigili urbani (aperto solo 2 volte a settimana), ha una «sede distaccata» nell’Ufficio Ragioneria

La utilizzerebbe il Comandante. Scoperta da cittadini che, sconvolti, scrivono al Comune per chiarimenti

TEANO – Per la serie: fatti strani ma veri, che solo a Teano puoi vedere. È la volta di un episodio grazie al quale è stata scoperta (casualmente) una cosa che nemmeno noi, come giornale, sapevamo e che non potevamo nemmeno lontanamente immaginare. Non abbiamo poi tutta questa fantasia… Il Comando dei vigili urbani di Teano si è come «sdoppiato»: da qualche mese o anche più ha un secondo ufficio, incardinato negli stessi ambienti dello storico Ufficio Ragioneria, oggi retto dal Responsabile d’Area, dott. Salvatore Avizzano. É o non è una novità degna di nota? Per noi si che abbiamo come «mission» quella di parlarvi e dirvi di cose che gli altri non parlano e non dicono. Attenzione: la cosa è vera di fatto, ma la «creativa creazione» non risulta sancita da nessuna parte. Infatti, non siamo riusciti a reperire atti ufficiali di tale evoluzione nell’Albo pretorio online, né esiste un’etichetta sul muro d’ingresso della relativa stanza al primo piano di Palazzo San Francesco.

Si tratterebbe – il condizionale non è d’obbligo, ma lo utilizziamo lo stesso – dell’ufficio del Comandante dei vigili urbani di Teano. La volete definire succursale, sede distaccata, pertinenza remota? Fate Voi. Noi, adesso, sappiamo che esiste solo grazie a due cittadini di Teano che hanno fatto la scoperta a loro spese, di tempo e di stabilità mentale. Stabilità mentale perché lo shock, almeno per loro, è stato notevole. Riportiamo la notizia per dovere di cronaca e come forma di «pietas umana» nei confronti dei tantissimi cittadini che notiamo sempre più spesso sudare e battere i pugni sulla porta d’acciaio e schiacciare il naso contro la vetrata del Comando Vigili di Piazza del Municipio, pensando che, nei giorni di chiusura, qualcuno (magari per le emergenze o per rispondere al telefono) dovrebbe pur esserci dentro. E invece no: malgrado i numerosi nuovi ingressi in organico, il Comando Vigili continua a rimanere aperto al pubblico solo per misere 4 ore, due volte alla settimana; stop. Una cosa di cui abbiamo già avuto modo di parlare, che non piace a nessuno, che crea senso di smarrimento, di disservizio nei cittadini tartassati e magari anche super multati e alla quale l’Amministrazione comunale a guida Scoglio sarebbe giusto che mettesse subito mano. É nei poteri del sindaco richiedere una organizzazione diversa del servizio di polizia municipale, più vicina alle aspettative della gente.

La scoperta inaspettata

Ma passiamo alla scoperta. Un cittadino X.Y. (omissis, lettera depositata in redazione) qualche giorno fa si è recato – in compagnia di un amico – presso l’Ufficio Ragioneria del Comune di Teano per chiedere informazioni su una determina comunale che riteneva contenere irregolarità. Arrivato, ha trovato nell’ufficio anche una seconda persona seduta a una scrivania a dir poco «disordinata». Sul piano di lavoro, carta igienica senza confezione esterna, cartoni di pizza e altro. Logico pensare si trattasse di un estraneo, magari un comune cittadino già in colloquio. Ecco che il Nostro (X.Y.), in procinto di lasciare la stanza, è stato invitato ad accomodarsi. Perchè quella seconda persona in ufficio non era esattamente un estraneo all’Ente; anzi.

Il riconoscimento verbale

Per la delicatezza dell’argomento, la richiesta è stata ugualmente quella di interloquire «per ragioni di privacy» esclusivamente con il Responsabile Avizzano. Ma ecco la sorpresa: «la persona presente all’interno dell’Ufficio Ragioneria, seduto dietro a una postazione Pc con abiti borghesi, mi rispose – come si legge in una richiesta di chiarimenti protocollata in Comune – che lui non era un normale cittadino, bensì il C.te della Polizia Municipale e che quello era il suo ufficio».

Il cittadino della storia qui riportata non poteva certo chiedere alla seconda persona in ufficio di esibire un documento di riconoscimento… Logico, quindi, che abbia espresso perplessità sul fatto che il Comandante si trovasse lì e che in più quella fosse una delle rare eccezioni per le quali non incorresse per lui l’obbligo di indossare l’uniforme durante il servizio. Alla fine, è prevalso il diritto a un colloquio riservato. Nondimeno, basandosi su questi fatti, il cittadino ha rivolto (con un atto documentale regolare, formale e protocollato) una serie di spiegazioni e chiarimenti all’Ente e quindi anche alla pubblica amministrazione.

A noi, come giornale, non rimane che incamerare questa nuova conoscenza: l’esistenza di un Ufficio distaccato del Comando Vigili Urbani di Teano. E ci fa anche piacere aver appreso, a quanto pare, che per istituirlo non sia servito adempiere le solite ottemperanze burocratiche – tantissime, anche d’ordine legale e lavoristico – previste per l’istituzione di un nuovo ufficio pubblico. In attesa dei chiarimenti – che il Comune vorrà fornire al cittadino, ovviamente – e che riporteremo pedissequamente per dovere di cronaca e per bilanciare la notizia, che altro dire? Magari il fatto potrebbe arrivare ad interessare i Consiglieri comunali di minoranza, che volendo potrebbero anche loro chiedere chiarimenti, soprattutto sull’esiguo e criticabile numero di ore in cui il Comando è aperto al pubblico; chissà. Che altro dire? Le sorprese non finiscono mai e non si finisce mai di imparare. A Teano.