Il Video. Ci risiamo: seconda ripresa del rogo Campania Energia in località Palmieri. Vigili del fuoco in azione

Si tratta di una “fumarola”: una sveglia per dire ai nani della politica locale, ai cervelloni regionali: fate presto
TEANO (Elio Zanni) – Si parla di “fumarole” ma noi vediamo delle fiamme. E allora: come stanno le cose? Ancora paura in località Palmieri, il quartiere periferico di Teano, scenario il 16 agosto 2025 del criminale rogo di rifiuti tossici stoccati nei capannoni della ditta meglio conosciuta come Campania Energia. La foto tranquillizzante e di «fine incubo», con lo spettrale cumulo di rifiuti spenti e solo da portare altrove, apparsa il 31 agosto sul social della lista elettorale “Teano sul Comune”, non ha portato bene a tutta la vicenda e soprattutto agli sfortunati residenti.
Infatti, poco prima delle ore 8 di stamattina, 9 settembre 2025, è scattato un nuovo allarme rogo. L’immenso cumulo di rifiuti (dal quale è evidente come il sole a mezzogiorno che non si trattasse solo di plastica e gomma…) ha ripreso a fumare. Anche a distanza ragguardevole e fuori dall’area sottoposta a sequestro, cinta da un nastro segnaletico, si avverte un forte e disturbante odore acre. E in più – questo colpisce e spaventa – c’è come un calore nell’aria e una coltre di umidità bassa che si appiccica sui volti e sulle braccia di chi è arrivato sul posto. CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI OGGI 9 SETTEMBRE .
Come facciano i residenti a vivere in prossimità di quell’Inferno dantesco non ce lo dovremmo chiedere solo noi, ma soprattutto i cervelloni regionali e i “grandi” politici politicanti locali che dovrebbero fare i salti mortali per trasportare via da quel posto tutto quello schifo. Non prima però, sia detto per inciso, di aver fatto – come per legge – una accuratissima “caratterizzazione” di tutti i resti dell’incendio. Quella polvere e quella terra bruciata, quei frammenti di gomma, di plastica, di tessuti sintetici e filamenti di sacchi di juta PARLANO, sono testimoni che possono fornire – volendo – una valida chiave di lettura di cosa fosse realmente stoccato lì dentro e perché fosse importante, al netto degli ovvi costi di smaltimento, far sparire ogni traccia dopo il sequestro.
Ancora una cosa. Un annuncio. Signore e signori, strombazzatori di notizie politicizzate, auto-assolutorie e trionfalistiche di politici locali che si dicono in trincea o in prima linea, reduci da improbabili momenti eroici: come mai questo silenzio sui roghi di ritorno? E siamo al secondo rogo galeotto, dopo quello riportato solo da noi alle ore 20 di lunedì 1° settembre 2025. Tecnicamente si tratta di una “fumarola”. Questi allarmi vanno dati, come fossero delle sveglie da far suonare nelle orecchie di chi ha il dovere (dopo l’addormentamento post-sequestro) di darsi da fare e procedere con la bonifica, la sanificazione e il controllo dello stato di contaminazione dei quartieri Palmieri e Quaglieri, dove vivono oltre cento residenti che attendono di sapere il loro livello di contaminazione fisica, come comportarsi tutti i giorni e che fare nel prossimo futuro.