Curiosità

Corde tesse la sua arte ad Antichi Mestieri e Sapori con “New Hope – Piece of me”

In Vico Guastaferri la mostra a cielo aperto dell’artista sidicino: 80 opere in ricordo dei genitori

TEANO – Ritorniamo a parlare di «Antichi Mestieri e Sapori», la kermesse sidicina che il 13 e 14 settembre animerà il cuore di Teano con i profumi delle tradizioni culinarie e le atmosfere dei saperi artigiani. Ci sarà anche lo spazio per un linguaggio diverso: quello dell’arte contemporanea di Daniele Cardellino, in arte «Corde», che presenterà la quinta edizione del suo progetto «New Hope – Piece of me».

Un titolo che non è mai stato una semplice etichetta. «New Hope» nasce nel 2015 come promessa di libertà espressiva, come atto di fiducia nell’arte capace di reinventarsi e di raccontare ciò che sfugge alle parole. In questi dieci anni l’idea si è nutrita del contributo del «Collettivo New Hope», compagni di viaggio che da oltre dodici anni ne sostengono i passi e ne amplificano la voce. Accanto a Corde, quest’anno, ci saranno Katia Menale, Angela Zannini, Chiara De Nuccio ed Erika Menale. La mostra proporrà ottanta opere, un mosaico di linguaggi e stili che rispecchiano il cammino personale e artistico dell’artista sidicino.

Dal ritratto al collage, fino ai territori più contemporanei dell’arte digitale: ogni tela, ogni frammento visivo diventa parte di un puzzle identitario, un «pezzo di me» che compone e ricompone il percorso di un artista in continua metamorfosi. Nato a Teano nel 1980, Corde mostra fin da piccolo una spiccata predisposizione per l’arte. Muove i primi passi negli anni scolastici realizzando fondali teatrali e, con il passare del tempo, la passione si trasforma in ricerca personale.

Da autodidatta esplora tecniche diverse, dall’astratto al cubismo, passando per collage e pop art, fino a fondere gli elementi di ciascun linguaggio in uno stile personale. Quella in programma il 13 e 14 settembre non sarà una semplice esposizione: l’allestimento avrà il respiro del ricordo, con richiami diretti a Vico Guastaferri, luogo dell’infanzia dell’artista. Lì, tra luci, profumi e musica, il visitatore sarà invitato a compiere un viaggio sensoriale che intreccia memoria e presente, radici e innovazione.

E dietro ogni scelta c’è anche un gesto intimo: la dedica ai genitori, che rende l’esposizione un omaggio familiare oltre che artistico, un dialogo fra passato e futuro custodito nelle sale della kermesse sidicina. tra le strade, i vicoli e le piazze della kermesse sidicina.