“Con le ruote nella polvere e lo sguardo nel futuro”. La Marittima nel Giro d’Italia
VI edizione. Si terrà il 10 maggio 2026 – sarà tappa anche del Giro delle Regioni-Le Ciclostoriche
SCAURI (CS) – È arrivata l’ufficializzazione tanto attesa: la VI edizione de La Marittima – che si terrà il 10 maggio 2026 – sarà tappa oltre che del Giro delle Regioni-Le Ciclostoriche, anche del circuito del Giro d’Italia D’Epoca: due importanti circuiti che celebrano la tradizione e i valori del ciclismo di un tempo. Per il giro D’Italia D’Epoca la nostra ciclostorica del Bicicletterario sarà la terza tappa del circuito e unico appuntamento del Lazio.
La passione per la bici ha permesso al “Cosmos” di stringere rapporti e creare relazioni importanti con il presidente Michela Moretti Girardengo (pronipote del famoso ciclista) e i consiglieri del Giro D’Italia D’epoca, rendendo tutto questo possibile e regalando a La Marittima – la ciclostorica dove si pedala tra mare e montagna – l’onore farsi conoscere all’interno di un circuito nazionale. In attesa della presentazione ufficiale, gli organizzatori delle 16 tappe del Giro d’Italia D’Epoca hanno allestito un gazebo a Gaiole in Chianti all’interno della manifestazione “madre” di tutte le ciclostoriche: l’Eroica.
In rappresentanza de La Marittima erano presenti Raffaele Moraca, Antonio Ricca, Gianluca Conte, Cristian Aurilio, Antonio Fabrizio e Luca Gargiulo, i quali hanno presentato l’evento laziale nella giornata di venerdì ad un folto pubblico. «Siamo orgogliosi di quello che abbiamo costruito in questi anni ed ora stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro. Abbiamo girato l’Italia promuovendo Minturno e i sette comuni toccati dalla manifestazione, perché siamo certi nelle potenzialità del nostro territorio.
Possiamo crescere ancora molto e vogliamo fare nostro per un attimo lo slogan appunto dell’Eroica: la bellezza della fatica, il gusto dell’impresa», ha dichiarato il presidente del Cosmos Luca Gargiulo. Girardengo ha aggiunto: «Questo circuito non competitivo vuole far rivivere i valori autentici del ciclismo, raccontando la storia di campioni come Bottecchia, Girardengo, Coppi e Bartali, ma anche promuovendo una nuova cultura di rispetto e sostenibilità».
La bellezza del ciclismo storico non è solo nelle biciclette d’epoca o nei panorami attraversati, ma anche nell’impegno di una comunità di appassionati, che ogni anno lavora per tenere vivo il legame tra sport, cultura e territorio. Il motto del Giro d’Italia d’Epoca è: “Con le ruote nella polvere e lo sguardo nel futuro”. E scopo di queste iniziative è portare nel futuro (sostenibile) i nostri meravigliosi territori e nelle nostre accoglienti comunità.






