Politica

Raccolta rifiuti, aumento di 145mila euro sul costo del servizio. Ma la “puntuale” resta una promessa MAI MANTENUTA

Una batosta sulla già salata bolletta Tari di 27,00 euro in più a famiglia. Le tariffe calcolate con metodi arcaici

TEANO (Elio Zanni) – Dopo le bollette dell’acqua con cifre da capogiro, ora aumenta anche quella dei rifiuti. Infatti, il Consiglio comunale di Teano con Delibera n. 5 del 24.03.2025 ha approvato le nuove tariffe Tari anno 2025. E questa del nuovo aumento è una cosa che sanno tutti e nessuno dice: sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e anche i loro colleghi di minoranza. Leggendo la Delibera abbiamo avuto subito una brutta impressione. Soprattutto paragonando l’entità dei due ruoli Tari: quello relativo all’anno 2024 che è di 2.398.704,83 euro, e quello approvato per quest’anno 2025, pari a 2.543.945,00 euro.

La differenza salta agli occhi: c’è una bella differenza in più tra l’anno scorso e quest’anno di ben 145.240,17 euro. Una cifra che suddivisa per il numero dei contribuenti ci dice che, reggetevi forte: questa amministrazione comunale ha appena varato un aumento in bolletta per il servizio raccolta rifiuti di 27euro in più a famiglia, circa. L’amministrazione comunale del quinquennio lacrime e sangue, compisce ancora.

Riassumendo: aumenta la bolletta dell’acqua arrivata ormai alle stelle e il servizio è sempre lo stesso: pessimo. Ora aumenta anche la bolletta della monnezza e cosa è cambiato per i cittadini nella raccolta differenza? Proprio nulla. Anzi, a questo punto, giusto per non farvi mancare nulla (e visto che certe informazioni passano solo su questo giornale ancora indipendente) ve ne diciamo un’altra. I cittadini di Teano avrebbero diritto a pagare esclusivamente per quello che “inquinano” dal 2016 a oggi nella misura dei rifiuti prodotti e conferiti (quelli quotidianamente messi fuori dalla porta di casa) personalizzati, marchiati con un “QR Code”, pesati e recuperati dalla ditta per il trasporto nelle piattaforme di riciclaggio. Ma tutto questo non avviene ed è un fatto gravissimo.

Questa amministrazione comunale aveva promesso pubblicamente di mettere in pratica il nuovo sistema di raccolta differenziata, ma poi non lo ha fatto. La promessa fu confermata dal capogruppo di maggioranza Massimiliano Stefano quando nel corso della prima storica seduta di Consiglio comunale dell’attuale amministrazione disse: «Per quest’anno non ce la faremo perché ci siamo appena insediati ma dall’anno prossimo passeremo dalla raccolta “puntuale”. Un sistema nel quale ognuno paga per quello che inquina». Naturalmente non se n’è fatto più nulla, Stefano non ha mantenuto la parola data. Sta diventando un politico perfetto. Ora potrebbe anche fare carriera.

Stefano ma che combini? Eppure si trattava solo dare continuità amministrativa alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 170 del 13 settembre 2016 nella quale col la ditta Esi (Ecologia sistemi Italia) veniva confermata l’adesione del comune di Teano (adesione mai rinnegata con sindaco Scoglio e con l’intervento della Isvec) alla strategia rifiuti zero che significa: Separazione alla fonte, Raccolta porta a porta, compostaggio, riciclaggio, riduzione dei rifiuti, riuso e riparazione. Che belle parole. Tariffazione puntuale: recupero dei rifiuti, centro di ricerca e riprogettazione, azzeramento dei rifiuti. Che belle intenzioni.

Tutto bello, ma nulla di fatto. L’intenzione di adeguarsi alle nuove norme (sancite dall’articolo 14 della Direttiva comunitaria 2008/98/Ce) e quindi al principio “chi inquina paga” viene ribadita dal comune di Teano, con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 21 del 31 marzo 2017. Ma non è finita. In data 31 luglio 2021, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40, si approvavano le tariffe Tari anno 2021, appunto. E si parla ancora di metodo di raccolta e contabilizzazione dei rifiuti prodotti dai cittadini con il sistema della “puntuale”.

Per quanto riguarda gli ultimi quattro anni, abbiamo solo la promessa politica da marinaio di Stefano. Per anni i cittadini di Teano non solo hanno visto ignorata ogni delibera che prometteva giustizia e l’applicazione del sistema “chi inquina paga” – un sistema per il quale, non dimentichiamolo, hanno già sostenuto costi e investimenti come contribuenti – ma ora, nel silenzio assordante e trasversale della politica teanese, ci si prende persino il lusso di varare un ulteriore, pesante aumento della bolletta Tari, come ci pare proprio capire!

Contravvenendo, tra l’altro, anche alla delibera Arera (Autorità di regolazione per l’Energia reti e Ambiente) per cui i Comuni entro il 2020 avrebbe dovuto passare alla “puntuale, facendo attenzione i Bilanci”. Se ne deduce che invece di diminuire la bolletta Tari in base a quanto realmente produciamo, il comune di Teano continui a far pagare a tutti molto di più e con metodi arcaici, ossia rispetto ai metri quadri delle abitazioni e al numero dei componenti dei nuclei familiari.

La raccolta differenziata “puntuale” più equa resta una promessa mai mantenuta. L’unica cosa davvero puntuale a Teano sono gli aumenti, le stangate: quella invernale sull’acqua e quella autunnale: sui rifiuti. E non è detto che sia finita qui. Questa amministrazione dice che da quattro anni sta cercando di risanare le casse dell’Ente. Bene, ma non vi pare un pò troppo malvagio e facile farlo così? Ossia, non con una brillante idea da politici in un’Azienda pubblica, ma semplicemente: svuotando le tasche dei cittadini? Bella forza…