Politica

«Si vincerà o si perderà tutti insieme». Alias: come rovinare la prima proposta in 2 anni di amministrazione condivisa.

La frase finale dell’invito non ispira fiducia e non contribuirà a convincere gli invitati a vincere insieme.

TEANO (Elio Zanni) – Bene l’incontro pubblico indetto dall’amministrazione comunale con inviti diretti, sebbene tardivi, persino ai membri dei gruppi di minoranza. L’invito è per oggi pomeriggio 10 aprile 2024, dalle 18.30, nella sala del Consiglio comunale. Una circostanza l’invito del tipo «a questo punto decidiamo insieme che fare… » che, a guardarla a distanza, suggerirebbe che alle spalle di questo specifico bellissimo momento di coinvolgimento globale vi possa essere una precedente e felice e lunga catena, ininterrotta, di occasioni consimili.

L’invito suggerirebbe, a chi non è di Teano, l’esistenza di una precedente virtuosa teoria di consultazioni preventive d’ogni genere con la Società civile, con le minoranze consiliari, per ogni e qualsiasi decisione importante presa (e soprattutto non presa, perché c’è anche una strategia attendista) rispetto ai problemi che attanagliano la città e alle possibili soluzioni.

Ma è proprio così o si tratta di una novità assoluta? Ebbene, a pensar male «andreottianamente parlando» e pur rischiando di far peccato, si direbbe proprio che trattasi di un’apertura occasionale unica negli ultimi due (2) anni dettata maggiormente dalla paura, più o meno giusta o fondata, forse, di avere la peggio rispetto al «caso Gesia».

C’è da tremare al pensiero che tutto sia stato concepito nel timore dell’amministrazione, Dio non voglia, che possa effettivamente abbattersi sulla città la spada di Damocle che protende sul collo del territorio sidicino del possibile insediamento del Mega impianto rifiuti speciale a Santa Croce.

Dunque, poteva essere un esempio splendido quello di oggi, di una «amministrazione condivisa» di cui però è davvero difficile trovare traccia nel recente passato. Diciamocela tutta. Si tratta di un esempio unico in quel contesto politico chiuso a guscio, che si è dimostrato essere, fino a oggi, l’amministrazione in carica di cui rimane un bruttissimo esempio il sempre poco e per niente aggiornato sito internet comunale. Ci sono blocchi che risalgono al 2021, come quello, guarda caso, del “caso Gesia”.

E allora quell’invito, dove la sostanza, come in una torta malriuscita, malgrado l’invitante profumo, si deposita sul fondo. E proprio sul fondo dell’invito si legge una cosa strana all’ultimo capoverso: «Si vincerà o si perderà tutti insieme». Non ci voleva. Chi l’ha pensata ha rovinato tutto, anche il buono che poteva esserci e anzi c’è nell’idea del confronto pubblico di oggi.

La frase fa pensare, politicamente parlando, più a un tentativo di coinvolgimento totale degli invitati ai fatti già accaduti. La frase è dunque da depennare, come prima azione comune, prima di iniziare qualsiasi ragionamento. Chi arriva e inizia a collaborare, infatti, non è detto che sia anche disposto ad assumersi retroattivamente eventuali responsabilità di cose fatte e soprattutto non fatte negli ultimi due anni di gestione dell’Ente; in relazione al caso Gesia.

Diversamente, dispiace dirlo, ma quello che sembra un malcelato tentativo di spalmare su tutto e tutti gli effetti nefasti del caso impianto degli ultimi due anni di azione fatte o non fatte (con una sicura prevalenza per le seconde) non aiuterà certo a convincere gli invitati, nel senso di vincere insieme. E questo è un vero peccato. Ci si riprovi, o prima di aprire il tavolo di stasera, si strappi pubblicamente la coda di quell’invito.