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«Consiglio comunale chiassoso e dalle regole stravolte», D’Andrea bacchetta la maggioranza Scoglio. Vergogna generale.

Fronte comune di solidarietà, da SiAmo Teano a Teano Moderata. Anche Matano invocando «serietà» arriva a rimproverare il Gruppo del collega Stéfano.  

TEANO (Elio Zanni) – Un Consiglio comunale lungo, pieno d’interventi e con la coda di fuoco quello di ieri, lunedì 29 aprile 2024. Si è parlato di numeri – quelli del Bilancio di previsione –  di progetti del Piano triennale delle opere pubbliche (passato poi a maggioranza) ed è durato circa tre ore. Un tempo scandito da tanti, troppi, episodi tipici di un clima eccessivamente colloquiale; tanto per usare un eufemismo.

Consiglieri di maggioranza che parlavano tra di loro (mentre magari era in corso una dichiarazione ufficiale o la presentazione di un’istanza o di un progetto), altri che attraversavano lo spazio che divide gli scranni per scambiarsi strette di mano. E poi rumorosi spostamenti di sedie, accenni di risate e scambio di caramelle. Altri episodio consimili si ritiene che qui sia saggio e giusto, per amor di Patria, far finta di non aver sentito o visto.   

Da qui la reazione stizzita persino dell’Assessore Marco Matano che ha fatto calare una prima volta il silenzio assoluto in Aula, redarguendo e invitando i suoi stessi colleghi del gruppo di maggioranza rappresentato da Massimiliano Stèfano a «tenere un comportamento più consono al ruolo svolto e rispettoso del luogo». Più chiaro di così.

Per paradosso succedeva tutto questo proprio mentre erano in corso momenti di tensione e confronto politico. Con i membri della minoranza intenti a far notare quanto fossero incompleti gli atti approvati, piuttosto di come fosse stata di nuovo elusa la lettura del verbale della precedente seduta o di quanto fosse ingiusto l’abbassamento dei fondi previsti per le fasce più deboli dei cittadini e degli anziani. E altre perle consimili.

È talmente aderente alla realtà la descrizione del clima consiliare infelice, dal punto di vista istituzionale, della seduta di lunedì sera che quando è intervenuta, poco prima della chiusura, la consigliera Maria Paola D’Andrea della lista Teano 2.0, letteralmente bacchettando la chiassosa maggioranza: nessuno ha osato fiatare e nemmeno interromperla. Anche questo particolare si può registrare come un fatto più unico che raro.

E allora, Consigliera D’Andrea, cosa è successo lunedì sera a palazzo San Francesco?     

«La maggioranza Scoglio ancora una volta ha dimostrato di non leggere gli atti che approva.  Documenti incompleti, delibere inviate ai Consiglieri in formato word [e quindi potenzialmente modificabili a piacere N.d.R.] o senza indicare il proponente. Continui emendamenti per rimediare ad errori commessi all’atto della convocazione. Insomma errori che certamente non sono imputabili alla mancanza di personale ma semplicemente alle disattenzioni e alla superficialità della maggioranza. Una maggioranza che si comporta come se l’Aula consiliare fosse un luogo di ritrovo e non una sede istituzionale in cui prendere decisioni importanti per la città. Una maggioranza che stravolge le regole del Consiglio comunale. Interrogazioni trasformate in dibattiti, interventi confusi con le dichiarazioni di voto ed Il Presidente del Consiglio comunale che forse, per suo stesso dire, troppo democratico, lascia che chiunque parli quando vuole, limitandosi a stoppare gli interventi solo quando si accavallano».

Insomma, un clima per niente adatto a una seduta di Consiglio tra l’altro con così tanti e importanti punti all’Ordini del giorno?   

«Io parlerei direttamente di un clima confusionario, certamente poco istituzionale. E anche di una maggioranza che se a parole invoca la collaborazione, nei fatti boccia, con motivazioni strumentali, due delibere a vantaggio dei cittadini solo perché proposte dalla sottoscritta. Una maggioranza che non perde occasione per dirmi come io dovrei esercitare il mio ruolo, ma che non accatta suggerimenti. Una maggioranza troppo impegnata a criticare e ad accusare la vecchia amministrazione senza aver neppure rispetto per i figli o i parenti, di quegli amministratori, che oggi sono parte della stessa maggioranza Scoglio. Una maggioranza che in più occasioni ha lasciato che il Sindaco polemizzasse o ironizzasse, come accaduto nella precedente seduta del Consiglio comunale quando il Sindaco della città alle mie proposte di delibera ha replicato affermando di essere stato folgorato dal fatto che la primavera avesse risvegliato in me principi democratici, quindi come se fosse una colpa aver avanzato delle proposte di interesse per i cittadini. Lo stesso sindaco che in più occasioni si è rivolto a me come l’autorevole esponente della vecchia amministrazione e che anche ieri sera non ha perso occasione per puntare il dito».

Però, è innegabile il fatto che in un momento così duro di confronto tra lei e la Maggioranza, il presidente Pasqualino Tammaro e il sindaco, in compenso si è potuta registrare una solidarietà corale e una unità d’intenti di tutta la minoranza.   

«Non solo. Infatti, a differenza del sindaco, il Consigliere Guido Zanni in un suo intervento, forse perché più lungimirante dello stesso primo cittadino, ha invocato unità ed intendi comuni per il bene della città. Ed ancora l’assessore Matano che riconoscendo le distrazioni e gli errori commessi, chiedeva di superare ogni cosa nell’interesse del paese. Certo, ha ragione lei, non è mancata, e ne sono fiera, la solidarietà dei colleghi della minoranza, in particolare Marzo Zarone di Siamo Teano e Daniela Mignacco di Teano Moderata, anche loro stanchi di certi comportamenti».

Insomma, andando avanti così le cose non potevano far altro che peggiorare, mettendo in ridicolo anche gli sforzi compiuti da tutti voi della minoranza nel cercare di controllare l’operato della maggioranza e di contribuire alla vita amministrativa dell’Ente.

«Si. Ed è stato per tutto questo che ieri sera, ho chiesto all’Amministrazione Scoglio di avere più rispetto per il luogo istituzionale e per i Consiglieri tutti. Insomma, un conto sono le considerazioni di carattere politico, il ruolo dei consiglieri di maggioranza e quello dei consiglieri di minoranza, altro è il rispetto. Tutto questo non giova alla città, il continuo confronto con altri o il continuo giustificare errori commessi con il fatto che in passato era uguale non porta nulla».