Politica

Lezione di democrazia da Roccamonfina a Teano che bocciò «La Voce del Cittadino»

Il Question Time, che avrebbe reso possibile porre domande agli amministratori: negato dai «liberal»

TEANO / ROCCAMONFINA (Elio Zanni) – Una diretta via web, dove gli amministratori pubblici, sindaco e assessori, sono «pronti a metterci la faccia». Rispondono alle domande dei cittadini sui problemi che assillano la città. Ottima idea, innovativa. Ma attenzione, non si illudano i nostri cari lettori: l’iniziativa non avviene a Teano, ma nella vicinissima Roccamonfina e suona come una lezione di democrazia e correttezza amministrativa, capacità di dialogo, dalla piccola vulcanica Roccamonfina alla sempre più spenta Teano.

L’annuncio è del sindaco Carlo Montefusco e l’appuntamento è fissato per oggi, 16 luglio 2025, alle ore 16. Una diretta con i cittadini che, certo, dobbiamo ancora vedere come andrà e cosa produrrà. Ma comunque si nota già una bella differenza con la città di Teano, dove in Consiglio comunale, esattamente giovedì 11 aprile 2024, la maggioranza Scoglio ebbe il coraggio di bocciare la proposta della minoranza di varare a Teano uno strumento chiamato QUESTION TIME DEL CITTADINO. Ossia, dei piccoli periodi di TEMPO DEDICATO ALLE INTERROGAZIONI. Uno spazio di democrazia diretta riservato ai cittadini – una volta ogni 3 mesi e al massimo 4 volte l’anno – durante il quale accogliere in Assise domande o richieste di spiegazioni. Ogni singolo Cittadino, qualsiasi Associazione, senza intermediari politici e tante formalità, avrebbe potuto porre domande e chiedere spiegazioni ai signori del Palazzo. Troppo bello, no? E, infatti, la proposta fu bocciata.

La sclta della maggioranza fu quella di rifiutare e bruciare l’idea lanciata dalla Consigliera comunale Maria Paola D’Andrea di Teano 2.0 e che aveva trovato l’immediato appoggio incondizionato di Daniela Mignacco di Teano Moderata e Marco Zarone in nome e per conto del gruppo di SiAmo Teano. Fu una giornata buia per il rapporto cittadino-amministratori pubblici. Avemmo modo di assistere all’imbavagliamento dei teanesi e prendere atto – a futura memoria – della scarsa apertura mentale dei nostri amministratori pubblici verso il dialogo; figurarsi le critiche… Tacere, mai contestare o essere colti a mugugnare parole contrare al pensiero unico, questo era da qual momento l’ordine del giorno dopo la seduta detta dell’imbavagliamento.

Paginette di Storia nostra

Riavvolgendo il nastro della storia. Siamo in Consiglio comunale ed è giovedì 11 aprile 2024. Ad aprire il fuoco di fila della maggioranza targata Scoglio è una persona che più di ogni altra a palazzo vanta trascorsi di sinistra estrema (politicamente forse talmente estremi che è finito dall’altra parte?): Massimiliano Stéfano. Egli afferma di aver «valutato bene la proposta di D’Andrea», ma di non sentirsela «di assumere oggi come oggi un impegno così gravoso»; letterale. Quindi si rivolge ai proponenti con una frase laconica: «eventualmente rimandarla». Ma quella espressione flaccida «eventualmente rimandiamola» non piace a chi lo voleva forse più deciso, più duro. Così scatta l’Assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Esposito. «Effettivamente – dice, in sostanza, Esposito – questo nuovo strumento comporterebbe un lavoro in più per gli Uffici». Madonna mia benedetta, vuoi vedere che la minoranza voleva provocare del superlavoro e con tanto di stress correlato agli impiegati comunali? Cala il silenzio in aula.

Interviene Mignacco, cercando di controbilanciare il dibattito a favore dell’ipotesi di dare comunque parola al popolo, magari con un impegno diretto dei tanti consiglieri comunali. Mignacco ci prova, ma scoprirà che era già tutto deciso. Sì, perché la minoranza a Teano ha il diritto di proporre tutto quello che vuole, tanto poi non passa mai niente. Per la cronaca e per la storia, alla Seduta erano assenti: Alessio Magellano, Veronica Rapa, Guido Zanni e lato minoranza: Camasso e Cataldo.

Si passa al voto

Non ci sono sorprese. Al segnale del capo in testa – come nel celebre film Il Gladiatore «al mio segnale scatenate l’inferno» pronunciata da Russell Crowe al posto di Massimo Decimo Meridio – i signori, le signore e le signorine di maggioranza votano tutti allo stesso modo: non disturbate il manovratore. E così il Question Time del cittadino proposto da D’Andrea e appoggiato dalla minoranza ossia dell’altra metà dei cittadini votanti, viene affossato. La «Voce del Cittadino» non sarà mai più istituita.

Roccamonfina fa sbiancare Teano

E siamo a oggi, 16 luglio 2025, quando da Roccamonfina arriva un ceffone, una lezione di democrazia e partecipazione che – con buona pace per il grande Gaber – a Teano se la sognano. Come giornale ci riserviamo, cautamente, solo il beneficio d’inventario rispetto all’improvviso e inatteso slancio roccano, perché bisognerà giustamente vedere in quanti e chi partecipa alla diretta, se ci sono a Rocca cittadini che senza timore alcuno si esprimeranno liberamente la propria opinione, come verrà moderata la diretta e soprattutto se alle parole e alle eventuali promesse formulate in quella sede della maggioranza seguiranno poi i fatti. Comunque andrà a finire, l’evento è notiziabile e Roccamonfina dimostra con questo singolare annuncio di essere anni luce più avanti di Teano in fatto di democrazia partecipata.