Fotoreport. Via Micheletti, IL CAMMINO sulla Francigena tra incuria e smottamenti

La stradina che parte da Orto Ceraso costituiva una alternativa per raggiungere collina Sant’Antonio
TEANO (Fernando Zanni) – C’è una stradina a Teano che costituisce l’ingresso alla via Francigena o «peregrinorum» da via Orto Ceraso, oggi via Vincenzo Mancini. La stradina è dai più conosciuta come via Micheletti, probabilmente prende il nome dalla famiglia che ha eretto la modesta Cappella dei Micheletti, dedicata alla Madonna delle Grazie, ubicata ai margini della strada romana detta Adriana.
La via Micheletti, consentiva ai residenti e agli avventori oltrepassando il dimenticato ponte romano su Rio Messere, affluente del «pigro» Savone delle Ferriere, di raggiungere la strada cosiddetta «Adriana», fatta costruire sembra dall’imperatore Adriano tra il 128 e 138 d.c., e da questa Via Dragoni lambendo l’antico lavatoio della frazione di Casamostra (o Casa-Mosta) e, dunque, a seguire la Francigena per Roma attraverso la frazione di Fontanelle.
C’era una volta…
Dovremmo dire, per la verità, «c’era una stradina», perché da anni essa è impraticabile – ma non chiusa formalmente – a causa di uno smottamento di terreno dalla ripa destra per circa tre metri mai rimosso. Ora la domanda è: quando sarà «una questione di dignità» ripristinarla? Non sarebbe compito dell’Amministrazione individuare e mappare le strade comunali e vicinali di interesse pubblico e manutenerle, per fare in modo che svolgano la loro preziosa funzione? Non sarebbe compito dell’Amministrazione vigilare e custodire tutte le strade del Comune? GUARDA LA CLIP VIDEO
La strada seppellita dal disinteresse
Sia chiaro, lo smottamento è avvenuto certamente prima del 2022. Ma quante Amministrazioni ancora dobbiamo aspettare per liberarla? Non servono grandi capitali, basta il lavoro di una ruspa per, diciamo, due giorni? Intanto, i residenti che la utilizzavano devono ora raggiungere le loro dimore esclusivamente dalla strada che svolta a sinistra dopo il ponte di Sant’Antonio.
Mentre i viandanti per raggiungere la via Francigena devono obbligatoriamente percorrere le comuni strade carrozzabili per arrivare a Casamostra, perdendo la possibilità di percorrere e ammirare la via romana «Adriana», il ponte romano su rio Messere, i blocchi basaltici frutto delle eruzioni del Vulcano di Roccamonfina cosiddette «Rocce del Diavolo» e la cappella Micheletti. Insomma, un itinerario di tutto rispetto. CLIKKA E VEDI LE CONDIZIONI DEL CAMMINO DEI ROMANI E DEI SIDICINI…
Incomprensibile abbandono comunale
Un incomprensibile silenzio e abbandono da parte del comune, che pure ha esponenti in prima fila a tutte le manifestazioni che, direttamente o indirettamente, riguardano la via Francigena. Ignorare e far sparire la via Micheletti, è un colpo al cuore, crediamo, a tutti i cittadini, agli avventori e agli sportivi, ma anche a quelli che si danno da fare per organizzare ogni anno la festicciola alla cappella Micheletti, in primo luogo la famiglia Chiappinelli. Ma la stradina aveva anche un’altra utilità. Costituiva a senso unico un’alternativa per raggiungere la collina di Sant’Antonio, in occasiono della annuale Fiera dell’Agricoltura e dell’artigianato ormai ridotta a mercatone annuale. Insomma, sarebbe ora di riaprire la via Micheletti!