Città-parcheggio «moribonda», governata da persone ignare delle potenzialità, ma anche dei danni che stanno provocando.

E, paradossalmente, hanno anche il coraggio di dire: «Il popolo di Teano non merita tutto questo».

TEANO (Fernando Zanni) – «…OGGI A NESSUNO, TRANNE A POCHI SQUILIBRATI, VERREBBE MAI IN MENTE DI TRASFORMARE DELLE PIAZZE STORICHE IN PARCHEGGI A CIELO APERTO». È proprio questo il monito del prof. Stefano Mancuso, docente Universitario, saggista e Direttore scientifico della Fondazione per il futuro delle città, nel prezioso saggio «FITOPOLIS, LA CITTA’ VIVENTE», Ed. Laterza, 2024.
Il prof. Mancuso, pensa che le immagini dei centri storici e delle piazze sotto montagne di auto risalgano ormai “ad un periodo molto più remoto e barbarico”. Ma il prof. Mancuso, non si è fermato a Teano, città ormai anche dell’ex Storico Incontro! Se lo avesse fatto, avrebbe constatato che il «periodo barbarico», forse, non è finito e vive anche nella nostra città. Ogni santissimo giorno, quello che ci appare davanti è un paesaggio desolante, specchio soprattutto della lillipuziana cultura della classe dirigente locale tutta.
3 anni di colpe, rigorosamente degli altri…
E non è colpa dei vigili urbani, che devono solo far rispettare il codice della strada e i Regolamenti comunali, ma di chi dovrebbe programmare un vivere urbano razionale, sano e rispettoso di tutti gli abitanti, dei pedoni e delle persone diversamente abili, dei bambini e degli anziani! Senza accollare la colpa sempre a quelli di prima, anche perché tre anni non sono pochi! E, invece, le nostre strade sono letteralmente assediate da macchine parcheggiate, le nostre piazze storiche sono costellate da centinaia di stalli bianchi, pronti ad essere occupati da auto dalla mattina alla sera. Una «strategia», si fa per dire, che danneggia tutti e che crea tanti altri gravi problemi, occultati dall’approccio propagandistico della maggioranza. Cerchiamo di indicarne alcuni, quelli più importanti.
Un capoluogo sotto occupazione delle auto, senza regolamentazione e «governato» da parcheggiatori abusivi.
Intanto, è una strana alleanza, quella che, certo inconsapevolmente, si è realizzata nel nostro Centro Capoluogo. Il Comune aumenta gli stalli a disposizione delle auto nelle piazze e sulle strade e, contemporaneamente, aumentano gli affari dei parcheggiatori abusivi. E’ un meccanismo automatico, ma prevedibile. All’aumento degli spazi a disposizione delle auto nel centro urbano, senza alcuna regolamentazione, corrisponde, proporzionalmente, sia un maggiore afflusso di auto (cosa che dovrebbe scandalizzare tutti quelli che chiacchierano «a perdere» di Centro Storico, di monumenti, di sanità, etc.), che l’aumento degli incassi dei parcheggiatori. Ora, che sia una «rivoluzionaria» politica per aumentare l’occupazione seppure abusiva, ci sono seri dubbi. Quello che è certo, per dirla con Mancuso, è che è una cosa «barbarica».
Turismo e commercianti danneggiati, a loro insaputa, dall’infernale «de-regolamentazione»

In pratica, cosa succede? Il Comune, non solo ha aumentato gli spazi per le auto, ma, sotto la spinta, forse, di qualche commerciante influente e ignorante, ha anche revocato in alcune piazze il limite di parcheggio orario. Insomma, tu parcheggi l’auto nel centro e la tieni lì tutta la giornata, se vuoi, puoi lasciarla parcheggiata «forever». Ma in quale città di importanza storica succede una cosa del genere? Nessuna! Si è fatto, insomma, nel settore un salto mortale all’indietro. Nonostante tutti gli errori e gli orrori, non era mai successo, nella storia recente della nostra città, un tale arretramento! Alcuni commercianti poi, arrivano presso la sede delle loro attività con una o due auto e le parcheggiano davanti al loro negozio, non rendendosi conto del danno anche economico che si stanno autoinfliggendo.
L’assenza di una Politica e una programmazione economica e sociale
Ovviamente, non ne esce bene nemmeno il turismo, inteso come settore produttivo, anche a causa della mancanza di una politica e di una programmazione economica e sociale pluriennale di sviluppo del settore. Ecco, allora, che la propaganda e l’insofferenza per le critiche prendono il sopravvento sulla politica, che si affida al caso o per dire meglio al caos. Ma è un caos che fa danni anche alla salute pubblica.
L’inquinamento dell’aria: una minaccia invisibile che genera gravi malattie e mette a repentaglio la salute pubblica

Mentre viene affermato un assurdo e ridicolo allarme «igienico-sanitario» per tagliare alberi di alto fusto sulla collina di Sant’Antonio e incassare, così, il finanziamento di 60 mila euro dalla Provincia (ma il parco giochi è costato 100 mila euro!), sfuggono completamente ai nostri amministratori gli effetti di una «città parcheggio» sulla salute pubblica: malattie respiratorie, cardiovascolari, neurodegenerative, problemi riproduttivi e disturbi dello sviluppo nei bambini. Un’enorme mole di evidenze scientifiche (prodotte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia Europea dell’Ambiente, l’Associazione Medici per l’Ambiente, l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile, etc. etc.), dimostrano che è “criminale” far respirare soprattutto a bambini e anziani le polveri sottili (Pm 2,5 – Pm 10) e il biossido di azoto, strettamente legati al traffico veicolare.
In attesa di un risveglio della politica e di interventi urgenti
Com’è possibile che «giovani coraggiosi» e laureati, Scoglio condottiere, non siano anche informati e aggiornati, non abbiano una cultura della salute pubblica? Intanto, in attesa di un risveglio culturale della politica e di interventi urgenti, mamme inconsapevoli spingono bimbi nei passeggini sulle strade all’altezza dei tubi di scarico delle centinaia di auto in movimento, salgono e scendono da «marciapiedi» per acrobati, pieni di buche e trappole. Chi pagherà per le loro, eventuali ma probabili, future malattie e dolori? Ma il Sindaco sa che è anche Autorità Sanitaria Locale? Conosce le conseguenze nefaste sulla salute dei bambini e delle mamme in gravidanza quando respirano smog?
Salvare la città, istruzioni per l’uso: fare esattamente il contrario di quello che sta facendo la Giunta Scoglio
Basterebbe la critica, per stimolare le persone intelligenti e i «missionari» dell’interesse pubblico, ma per rispettare il metodo di Francesco Bacone e cogliere anche la «pars construens» indichiamo cosa si potrebbe fare immediatamente. Occorre fare esattamente il contrario di quello che sta facendo la Giunta Scoglio. Bisogna adottare azioni immediate e incisive, ripristinando subito le misure, certamente parziali e non esaustive, messe in campo o mantenute dai Sindaci precedenti e, contestualmente, iniziare l’elaborazione scientifica di un Piano Generale per la Mobilità Sostenibile.
Nel rispetto della memoria e delle volontà del vescovo, Mons. Francesco Tommasiello: via gli stalli aggiuntivi da piazza Duomo.

Quello che la Giunta Scoglio, per superficialità e incultura, ha eliminato, Scoglio deve rispristinarlo! Questo è il nostro consiglio. Non si possono aspettare le prossime elezioni per tutelare la salute pubblica! E nemmeno sperare che il giornalismo critico si assopisca, o venga addomesticato: non succederà! E, allora, ecco la necessaria inversione di marcia:
- Si eliminino gli stalli aggiunti al centro di piazza Duomo, che furono cancellati su espressa richiesta del defunto Vescovo Monsignor Francesco Tommasiello per non offendere la monumentalità della piazza e del Duomo;
- Venga ripristinata la regolamentazione dell’orario di sosta e il divieto di tenere acceso il motore delle auto in fermata;
- Si riattivi l’utilizzo pubblico del parcheggio dell’Auditorium, resuscitando la Convenzione con l’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero;
- Si riutilizzi il grande parcheggio nei pressi del ponte di Sant’Antonio, con i necessari lavori di manutenzione ordinaria;
- Si rilanci il piano, all’epoca approvato e finanziato, del «Centro Commerciale Naturale» (Ccn), per valorizzare il commercio nato e cresciuto insieme alla città stessa, che offre alla clientela beni e servizi di qualità, senza modificare o alterare l’ambiente urbano e preservando il patrimonio artistico e territoriale;
- Si riprenda l’iniziativa delle «domeniche ecologiche», senza auto nel Centro Storico. Ma, contestualmente, si dia subito anche l’incarico agli Uffici di elaborare una bozza di Piano per la mobilità sostenibile (pedoni, bici, auto) del Capoluogo e delle Frazioni, da sottoporre alla discussione e approfondimento pubblici.