Curiosità

Premio «Inventiamo una banconota», scuola Laurenza Pugliano/San Marco tra le prime 3 d’Italia.

La banconota ispirata a Kandinskij racconta le idee che hanno migliorato la vita dell’uomo: il 10 maggio al Salone Margherita della Banca d’Italia.

TEANO (Pietro De Biasio) – Trionfo per la classe quarta primaria del plesso di Pugliano/San Marco dell’Istituto Comprensivo «Vincenzo Laurenza», che si è qualificata come finalista all’undicesima edizione del Premio «Inventiamo una banconota».

La competizione, promossa dalla Banca d’Italia e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha visto la partecipazione di circa 1000 scuole di tutto il paese, ma è stata la creatività e l’ingegno dei giovani studenti di Pugliano e San Marco a farsi notare. La classe ha guadagnato la fase finale classificandosi tra le prime tre della scuola primaria. Un meritato riconoscimento per il loro straordinario lavoro con un premio di 4500 euro, che verrà utilizzato per sostenere le attività didattiche della scuola.

Ma le sorprese non finiscono qui: il prossimo 10 maggio, le nove classi finaliste avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto a una Giuria finale, che selezionerà la vincitrice del premio. E i fortunati riceveranno un ulteriore premio di diecimila euro, che servirà a supportare ulteriormente le attività didattiche delle rispettive scuole.

La banconota ideata dagli alunni del trasmette un messaggio di grande significato: «1 mondo nuovo a misura di quel che 6 stato e sarai: le banconote contano e raccontano storie di idee che hanno migliorato e miglioreranno ancora la vita dell’uomo». Il bozzetto ruota attorno alla capacità dell’uomo di utilizzare le proprie conoscenze per affrontare nuove sfide e migliorare le proprie condizioni.

Il disegno rappresenta un viaggio che parte dalla Terra e si estende nello spazio infinito, simboleggiando l’esplorazione di nuovi orizzonti e la superazione dei confini conosciuti. Le linee e le forme utilizzate nel bozzetto si ispirano all’arte di Kandinskij, ma vengono rielaborate e trasformate in strumenti di calcolo utilizzati nel corso dei secoli per conoscere e rappresentare la realtà circostante.

L’abaco, il compasso, le monete e gli istogrammi narrano la storia di uomini e donne che hanno utilizzato la propria ingegnosità per facilitare scambi, relazioni e legami sempre più interconnessi e interdipendenti. Il razzo rappresenta l’intelletto umano che, proiettandosi nel futuro, utilizza le conoscenze costruite nel tempo come carburante per costruirne di nuove. Il simbolo dell’infinito presente sulla banconota rappresenta le «tracce» del passato e del presente, ma lascia spazio a interrogativi sulle misure future.

Tuttavia, non c’è dubbio che queste misure soddisferanno le esigenze dell’uomo del futuro e renderanno la sua vita migliore. «Si rinnovano i ringraziamenti alla docente referente del progetto, Selvaggio Floriana e allaltra insegnante coinvolta, Picillo Marina, per liniziativa e la disponibilità ad affrontare un consistente impegno didattico aggiuntivo con connessa gestione burocratica, e i complimenti ai bambini con relative famiglie, per essersi lasciati coinvolgere in questa attività creativa e stimolante, che si è trasformata, per le ottime competenze dimostrate, in unesperienza emozionante e di grande soddisfazione per tutte le maestre della classe e per lintero istituto comprensivo», così la dirigente scolastica Ing. Fiorella Musella. Ora, gli occhi di tutta la comunità scolastica sidicina sono puntati sul Teatro Salone Margherita della Banca d’Italia dove ci sarà la presentazione del bozzetto e di seguito la premiazione della finale nazionale del Premio «Inventiamo una banconota» 2024. L’entusiasmo è palpabile e l’orgoglio per essere arrivati fin qui testimoniano la creatività e l’impegno di tutti gli alunni coinvolti