Cronaca bianca

Terremoto al 118. Mannella, imputato in un processo, rimosso dalle funzione di capo dell’emergenza Asl dal Direttore, Limone

La decisione è arrivata qualche giorno fa. Motivazione e dettagli li potete leggere all’interno dell’articolo

CASERTA (g.g.) – Roberto Mannella è un professionista sicuramente valido. Non lo abbiamo mai messo in discussione. Valido, ma, purtroppo, arretrato nella concezione stessa di quello che è e deve diventare giorno per giorno, con l’evoluzione del tempo, un moderno manager del settore della sanità. Mannella ragiona come uno di 30/40 anni fa, ragiona come uno che operava nelle vecchie Usl

Valido professionista, ripetiamo, ma con due difetti che finiscono per ridurre la qualità complessiva della sua funzione di dirigente dell’unità operativa complessa e l’emergenza 118: la superbia, che è un problema serio da Dante Alighieri in poi, alla quale si connette, quasi automaticamente, l’idea di una intoccabilità che rende assolutamente improponibile ai suoi occhi ogni volontà di considerare ogni forma critica del suo operato un atto di lesa maestà e non un occasione di confronto e di miglioramento cognitivo di chi la critica la riceve e di chi la critica la formula. Così, in questi anni quando il servizio del 118 è finito fatalmente, automaticamente sotto la lente d’ingrandimento del nostro giornale dato che CasertaCe è solamente un giornale normalissimo che per definizione non può ignorare fasi cruciali o comunque importanti della vita di persone, di cittadini che hanno bisogno di un soccorso di emergenza sanitaria.

Al dottor Roberto Mannella abbiamo cercato di farglielo capire in tutte le lingue che sarebbe stato follo autocensurarci su questi argomenti e che se lui era abituato alle auto consegne del silenzio era solo perché in questa provincia non c’era, e forse ancora non c’è, una editoria normale. Tutte le volte che abbiamo scritto un articolo sul 118 che rimbalzava, ovviamente, su chi questo dirigeva ricevendo un lauto stipendio ci siamo sempre preoccupati di chiedere a Roberto Mannella l’esplicazione di un suo punto di vista, di una sua replica, di un suo scritto che magari smentisse totalmente il nostro racconto. Mai, forse solo mezza volta; una mezza volta che non ha avuto mai seguito. E questo come abbiamo scritto cento volte, non è un modo di dirigere un servizio pubblico sanitario nel terzo millennio. Avrebbe anche potuto evitare di scrivere direttamente. Ma bene o male l’Asl di Caserta ha sempre avuto un ufficio stampa. TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA CLIKKA E LEGGI